Euro 2016 – Pericolo hoolligans ed attentati: schierati 90 mila polizziotti
Tutto è pronto a Montpellier per ricevere la spedizione azzurra ad Euro 2016. Buffon e compagni sbarcheranno domani sera tardi, quando l’hotel Courtyard sarà stato ormai completamente «bonificato» dai funzionari della polizia di stato. Per la Nazionale e i tifosi italiani, comunque, il livello della minaccia è classificato «non sensibile», dicono fonti della sicurezza francese all’Ansa. Il team del ministero dell’Interno italiano incaricato di proteggere gli azzurri nel ritiro è composto da tre persone, un dirigente e due funzionari. Questi ultimi sono in sopralluogo a Montpellier da sabato, per verificare le condizioni di sicurezza. Il sistema sicurezza non dimentica poi la protezione dei tifosi. È prevista una sala di coordinamento internazionale a Lognes (banlieue est di Parigi), cui faranno riferimento due operatori italiani. Dalla sala viene smistato il flusso di informazioni sui movimenti dei tifosi e vengono trasmessi eventuali allarmi. Con Lognes interagisce anche il gruppo di «spotters» (osservatori) che ogni stato ha inviato sul posto per tenere i contatti e parlare con i tifosi. Sono funzionari di polizia che vengono da reparti operativi nei contatti con i tifosi ospiti. L’Italia ha deciso di inviare sei «spotters», alcuni saranno in divisa (per rassicurare nel caso di incidenti), altri in abiti civili in vista di contesti più difficili. Un ufficio centrale a Parigi farà poi da collegamento fra tutte queste strutture e l’Ambasciata. La nostra sede diplomatica, su richiesta della Francia, terrà aperta una «sala di crisi» per le situazioni di emergenza, mentre la Farnesina gestirà l’informazione sul sito per tutti coloro che viaggeranno per seguire gli Europei. Per problematiche quali smarrimento di documenti, furti, denunce, restano operativi dei gruppi ad hoc nei vari consolati. Terrorismo e hooligan, questi i pericoli dai quali un esercito di 90.000 poliziotti, gendarmi e funzionari francesi dovrà proteggere delegazioni e tifosi. Il livello della minaccia è «alto e costante» dice una fonte della sicurezza francese, ma non «imminente», nel senso che non ci sono elementi per parlare di qualche rischio immediato. Fonte: Il Mattino