ESCLUSIVA – Marco Critelli (Made in Sud): “La musica di cattiveria? Alla Juventus perché…”

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In attesa della prossima stagione dove il Napoli cercherà di dare filo da torcere alla Juventus, si pensa al mercato per rafforzare la rosa. Anche il modo della comicità cerca di dire la sua e ilnapolionline lo ha chiesto a Marco Critelli. Non solo calcio ma anche Made in Sud come si è evoluto in prima serata.

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Prima di entrare a far parte del cast di Made in Sud, cosa ti sei occupato in questi anni anche a livello teatrale o televisivo? “Ho fatto molte cose, ho iniziato con “Scherzi a parte” a seguire Domenica In, poi “Cominciamo Bene”, anche un servizio per il programma “Le Iene”, insomma mi sono dato da fare”.

Da cinque anni in prima serata ha conquistato la gente, questa sera ci sarà “A Sud di Made in Sud”. Che cosa si tratta esattamente? “Si può dire che è il meglio del programma Made in Sud, ci saranno dei contenuti inediti e ovviamente il meglio delle puntate fatte ad oggi. Si vedranno gli scketch più belli e quelle andati in tarda serata nelle puntate precedenti si avrà l’occasione per rivederli, più contenuti inediti dietro le quinte, insomma ne vedrete delle belle ”.

Lo scorso anno facesti come personaggio “Cattivissimo me” prendendo spunto dal noto cartone animato. Nel mondo del calcio, dove introdurresti la musica di cattiveria? “Bella domanda, non è facile nel contesto calcistico ma mi verrebbe da dire alla Juventus. In questo caso per meriti, nel senso che ogni volta che ci incontriamo con loro diventa spesso un match infuocato e bisogna affrontarla con “cattiveria” sportiva.

Nello scketch di Cattivissimo Me Fatima Trotta spesso è il tuo bersaglio, lei come si dice abbozza molto. Lei una grandissima professionista e quindi riesce spesso a stare al gioco e devo dire che nei finali dello scketch di Cattivissimo Fatima vince sempre. Qualsiasi mio progetto alla fine va a monte (ride n.d.r.), ma con lei c’è un feeling che dura da diversi anni, una professionista seria e con Fatima si lavora davvero alla grande”.

Invece quest’anno hai fatto i cortometraggi, quelli che si vedono sul telefonino per tre minuti. Com’è nato questo tuo personaggio sul palco di Made in Sud? “E’ nato perché ormai nel web ha preso molto piede e tutti si cimentano a fare i “registi” ma in questi casi c’è un limite di doverlo fare in  tre minuti. Ovviamente mi ha fatto ridere che un film lunghissimo di farlo durare così poco ed è necessario tagliare diverse parti e come avrai visto li ho spesso stravolti”.

Come ad Enzo Fischetti non ti posso non chiedere di Massimo Borrelli. Cos’ha lasciato in maniera particolare a voi di Made in Sud sul palco ma non solo? “Massimo ci ha lasciato una grandissima energia, infatti oltre che un bravissimo comico, lui dietro le quinte era di una simpatia travolgente, presente nel nostro gruppo. Un aspetto che vorrei sottolineare è che nonostante la sua malattia lui è rimasto sul palco fino all’ultimo nonostante tutto, questo per non tradire le attese del pubblico. Per noi è stato un grandissimo insegnamento e ci ha rafforzato ancora di più. Noi porteremo per sempre questo come sua eredità, nel cuore e non smetteremo mai di ringraziarlo”.

Quest’anno il Napoli è arrivato al secondo posto, ad un passo quindi dallo scudetto. Tu da tifoso sei soddisfatto oppure deluso dall’esito finale del campionato? “Devo essere sincero un po’ di delusione c’è, nel senso che c’ho sperato nel tricolore. Abbiamo lottato punto  a punto con la Juventus ma nel finale ci hanno bruciato in volata e ci sono rimasto male da tifoso. Per scaramanzia non dico nulla, ma il prossimo anno con questo gioco, il migliore della serie A e con i campioni confermati potremo davvero batterli una volta e per tutte”.

Parlando di batterli in volata, cosa si deve fare per lo sprinti vincente e vincere lo scudetto che manca da tanto tempo? “Anche questa è una bella domanda. Io dico che ovviamente va puntellata al meglio la rosa, perché negli 11 titolari siamo davvero competitivi, ma per restare al fianco della Juventus servono calciatori forti. I nomi? Ovviamente non mi permetto di dare consigli nello specifico, ma come reparto vorrei che venisse rafforzata  la fase difensiva, tra la difesa e il centrocampo sono questi ruoli che ti rendono una compagine forte in tutto e per tutto”.

Intervista a cura di Emilia Verde

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