Salernitana, Menichini dà spazio ai senatori
Tuia, Pestrin, Nalini, ovvero tre dei protagonisti della vittoria, la scorsa stagione, del campionato di Lega Pro: 26 presenze il primo, 29 il capitano, 26 il terzo. Quest’anno, però, tutti e tre hanno giocato meno, in particolare Tuia e Nalini per infortuni piuttosto seri. Ma ora, nel momento più importante, Menichini si affida a loro per avere in campo esperienza e qualità certe. Per scelta o per necessità i tre, infatti, saranno titolari nel match d’andata dei play out: Tuia è l’unico terzino destro (adattato) rimasto in organico a causa dell’infortunio di Ceccarelli e delle non ottimali condizioni di Colombo, Pestrin a centrocampo ha dimostrato di essere tornato sui livelli d’inizio stagione, Nalini sulla destra può saltare l’uomo e andare sul fondo per il cross. Proprio Andrea Nalini ha collezionato appena nove presenze quest’anno, di cui sei da titolare. L’ex Virtus Vecomp è rimasto fermo fino ad un paio di mesi fa per una fastidiosissima condropatia al ginocchio destro, che ad un certo punto aveva fatto temere anche tempi di recupero ancora molto lunghi con inevitabili dubbi sulla prosecuzione della carriera a certi livelli. Menichini stravede per Andrea Nalini perché quando l’esterno veneto è in giornata, è in grado di fare davvero la differenza con i suoi guizzi, il suo tiro, le sue giocate.
Ventitré presenze, invece, per Manolo Pestrin di cui 19 da titolare. Il capitano ha giocato soprattutto nella prima parte della stagione, poi è scivolato tra i rincalzi complici i continui cambi di modulo ed a volte una forma non smagliante. Menichini lo piazzò addirittura al centro della difesa a Terni, esponendolo ad una pessima figura. Nel 4-4-2 l’ex Ascoli ha trovato meno spazio, che invece è stato occupato dal ghanese Odjer. Ma in questo finale di campionato, nonostante i suoi quasi 38 anni, Pestrin ha dimostrato di avere più determinazione di tutti i suoi compagni, fattore che l’allenatore granata deve considerare in modo particolare nelle due partite dei play out.
Anche Alessandro Tuia, come Nalini, ha giocato pochissimo quest’anno (appena sette presenze di cui quattro da titolare), ma l’ex Lazio ha dovuto smaltire un grave infortunio (la rottura del legamento crociato) al ginocchio sinistro riportato in Coppa Italia, la scorsa estate, contro il Pisa. E’ rientrato ed al centro ha fatto bene. Nella gara d’andata dei play out dovrà però adattarsi sulla destra, una posizione a lui poco congeniale, ma l’esperienza a questo punto della carriera (Tuia compirà 26 anni il prossimo 8 giugno, data del match di ritorno dei play out) non gli manca affatto.
VECCHIA GUARDIA. I confini della vecchia guardia si estendono se consideriamo i calciatori che hanno giocato fin dall’inizio del campionato in corso. Menichini, nella gara d’andata dello
spareggio salvezza, dovrà rinunciare agli infortunati Ceccarelli, Bagadur e Tounkara ed al giovane australiano Oikonomidis, che ha preferito la sua nazionale alla maglia della Salernitana. Nella prima delle due partite dei play out, ad eccezione di Antonio Zito, in campo, infatti, non ci sarà alcun calciatore di quelli che sono stati presi a gennaio per rinforzare l’organico. In questo senso, quindi, Menichini si affiderà a maggior ragione a quelli della vecchia guardia: ai granata di più lungo corso, come Tuia, Pestrin e Nalini, ma anche a Terracciano, Empereur, Bernardini, Rossi (o Franco), Odjer, Coda e Donnarumma.
FORMAZIONE. La formazione che sabato affronterà il primo impegno dei play out sembra praticamente fatta. Un dubbio riguarda la scelta tra Rossi e Franco, mentre Gatto incalza Nalini, ma quest’ultimo è favorito per la maglia da titolare. In avanti la collaudata coppia composta da Coda e Donnarummma. Coda ha realizzato 15 reti fin qui e spera di eguagliare, se non addirittura superare, il record personale di 17 gol fatto registrare due anni fa nel massimo campionato sloveno col Nova Gorica. Alfredo Donnarumma, invece, è fermo a quota 12.
Corriere dello Sport