Dal Foggia al Real ora l’avvocato Pecchia ci riprova da solo a Verona

Setti ha scelto il tecnico per risalire subito: ha lavorato con Benitez in 3 club

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F abio Pecchia sta per diventare il nuovo allenatore del Verona. Per lui è pronto un contratto annuale con probabile opzione per l’anno successivo. La firma è attesa nelle prossime ore. Il presidente Setti quando lo ha incontrato è rimasto favorevolmente impressionato dall’ormai ex vice di Rafa Benitez ed ha deciso di affidare a lui il compito di riportare l’Hellas in Serie A.

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Pecchia ha già lavorato con Fusco, d.s. in pectore (l’ufficialità è in arrivo). E se Fusco proverà a ripetere quanto di buono ha fatto a Bologna, Pecchia cercherà di mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti da Rafa Benitez negli ultimi tre anni. Pecchia era un allenatore in rampa di lancio quando nel 2013 stava traghettando il Latina verso la B, poi arrivò un esonero sorprendente ed una chiamata, quella da parte del Napoli, che lo convinse a tornare nel ruolo di vice che già aveva ricoperto a Foggia (ma per Antonio Porta era molto più che un semplice secondo). L’avvocato Pecchia si è laureato in giurisprudenza quando ancora era calciatore, poi ha studiato tattica. Benitez lo ha fortemente voluto sia a Madrid che a Newcastle perché Pecchia con i calciatori sa dialogare (anche in diverse lingue) e farsi apprezzare.

Sin dai tempi in cui allenava il Gubbio in B (nel 2011), Pecchia è sempre stato un fautore del 4-3-3 ma con Benitez ha imparato ad amare il 4-2-3-1. Di sicuro con lui gli esterni d’attacco, che si chiamino Bale o Siligardi, debbono aiutare molto in fase difensiva. Come Rafa vuol sempre grande densità in zona palla ed è un convinto assertore del turnover. Per carattere lascia i calciatori sereni fuori dal campo e nello spogliatoio fa sentire tutti importanti. Raccontano che quando ha salutato il Latina in molti tra quelli che giocavano meno hanno pianto. A Verona hanno appena finito di versare lacrime per la retrocessione. Toccherà a Pecchia, che ha superato la concorrenza di De Zerbi e Stellone, tornare a far sorridere i tifosi dell’Hellas.

Fonte: Gazzetta

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