Calcio femminile – A. Cabrini: “Per sviluppare il calcio femminile, coinvolgiamo le scuole ed i club di A”
L’ altra metà del cielo. A Cesena, a Kick Off 2016, hanno ribattezzato così il calcio femminile. Da qui è partito un tavolo per lo sviluppo del movimento. Va promosso, sostenuto, lanciato. Cosa fare? Come fare? A Kick Off si è partiti dalle criticità per arrivare a delle linee propositive di cui si è fatta promotrice Rita Guarino, tecnico dell’Under 17 azzurra, ma sulla quale è intervenuto anche il ct Antonio Cabrini dando le sue coordinate: «Bisogna lavorare sulle scuole portando le bambine a giocare e dimenticarsi di raggiungere Usa o Germania». La Guarino porta novità fondamentali per la scuola: «Facciamo giocare insieme bambine e bambini, creando un percorso di integrazione e considerando che il gol o l’assist della bimba valgono doppio. Il cambiamento deve essere socio culturale». Al tavolo, coordinato da Simonetta Giordani, hanno preso parte anche le deputate Pd Lorenza Bonaccorsi e Daniela Sbrollini che stanno riformando la legge Melandri sui diritti tv.
IMMAGINE E SQUADRE DI A – Gli altri punti sono la ricerca di donne immagine. Bisogna creare spot, eventi, catturare testimonial. «Tutto questo si può fare avvicinandosi e vivendolo», ha aggiunto la dirigente Patrizia Recandio. L’altra base è l’integrazione con i club maschili. Quel che finora ha fatto solo la Fiorentina con ottimi risultati. «È’ un esempio vincente – dice Giorgio Bottaro, coordinatore organizzativo delle nazionali -. Dobbiamo dialogare con i club, abbiamo cominciato col femminile, va fatto col maschile». Ora le squadre hanno l’obbligo di avere 20 Under 12, dall’anno prossimo 40. Serve crederci. Il 16 settembre a Modena al museo Panini il bilancio. Fonte: gasport