Gianluca di Marzio incontra Gianluigi Donnarumma, ecco le parole del giovane portiere del Milan

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Un portierone. In tutti i sensi. Gianluigi Donnarumma non è neanche maggiorenne (ha 17 anni) ma è un gigante. Quando appare col sorriso di ragazzo semplice e un po’ timido non si può evitare di restare impressionati la sua mole da gigante. Ma basta uno sguardo per capire che Donnarumma è solo un ragazzo. Felice nonostante la delusione per la finale di Coppa Italia. Ma è difficile trattenere la soddisfazione per l’inizio di una carriera che sembra destinata a diventare qualcosa di importante. Gianlucadimarzio.com lo ha incontrato ad Amalfi in occasione del Football Leader. “Mi dispiace, ci dispiace. Ho pianto dopo la partita contro la Juve perché ci credevamo. Ci credevamo prima perché abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, ma soprattutto in gara abbiamo dimostrato di esserci, di tenere duro. Potevamo riuscire a vincere, purtroppo è arrivato quel gol”.

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Eppure la Coppa Italia persa non toglie il sorriso a “Gigio”.
“Non posso che essere felice. È stata una stagione bella per me. Ho vissuto un sogno. È chiaro, le difficoltà non sono mancate. Volevamo raggiungere l’Europa. Però personalmente sono contento”.

Quando hai capito che saresti stato il titolare del Milan? Avevi giocato qualche amichevole estiva ma davanti avevi Diego Lopez e pure Abbiati
“Non l’ho capito mai, nel senso che mister Mihajlovic mi ha detto che avrei giocato il giorno prima della partita col Sassuolo. Ero felice, non ci credevo ma sapevo che era la realtà e quindi mi sono concentrato perché sapevo che era la mia grande occasione”.

E a proposito di Mihajlovic… ti spiace che sia andato via?
“Certo. Lui è un grande motivatore, mi ha aiutato a entrare in questo ruolo. Gli devo tanto e lo ringrazio. Dopo le amichevoli estive non mi ha detto nulla, io ero pronto a lavorare con Diego Lopez e Abbiati. Poi mi disse “tu giochi col Sassuolo” “.

E gli altri due colleghi, Diego Lopez e Abbiati? Magari non sono stati così contenti
“Posso dire che è giusto che chi gioca non è contento, ma la verità è che sia Diego che Abbiati mi hanno solo aiutato e sostenuto. Diego Lopez mi ha dato tanti consigli, è un portiere molto forte. Mi scriveva quando era fuori. Sono molto felice di come mi hanno aiutato”.

Ed ora può arrivare un Milan senza Berlusconi. Ci pensi mai?
“Sinceramente è difficile immaginare un Milan senza il presidente. Io tengo molto ai colori rossoneri e quindi anche al presidente. Non so cosa pensare, mi calo nei desideri dei tifosi che sono anche i nostri. Ossia che il Milan torni vincente. Il presidente è la persona giusta, sa cosa fare”.

Con te in porta però…
Io mi vedo tanti anni al Milan. È vero sono molto giovane, ma almeno altri dieci anni mi rivedo con questa maglia addosso. Ci tengo tanto, per me è un sogno. Vogliamo fare meglio nella prossima stagione”.

Sei napoletano di Castellammare, ti piace il portiere del Napoli Reina?“Molto. È un bell’esempio. Sempre sorridente e con grande carisma. Ha carattere, personalità ed ovviamente è un bravo portiere”.

A proposito, il gol di Insigne che hai preso a Milano?
“Brutto ricordo, era difficile da prendere. Non sembrava ma lo era”.

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