L’ex attaccante della Roma, Abel Balbo, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Balbo ha parlato del mercato della Roma consigliando alcuni attaccanti al club giallorosso. L’ex nazionale argentino ha fatto anche il nome del bomber del Napoli, Gonzalo Higuain. Ilnapolionline.com riporta le parole di Balbo.
Da argentino ad argentino, da centravanti a centravanti, Icardi è l’uomo giusto per la Roma di oggi? «Sicuramente è un calciatore che non si discute. E’ forte ed essendo giovane ha ancora margini di miglioramento. Sarebbe un buon investimento. Però…».
Però? «Non so se sia il centravanti ideale per il gioco di Spalletti. Forse alla Roma non serve il finalizzatore classico, come è Maurito o come ero io. Gli serve più un attaccante che partecipa alla manovra e che, oltre a segnare, sia capace di aprire spazi per gli inserimenti dei compagni».
Un nome? «Mi viene in mente Dybala, per non parlare di Higuain. Ma credo sia complicato per la Roma prenderli…».
Tutti argentini. Perché siete così forti in attacco? «Due motivi. Da noi i ragazzini vogliono giocare solo come trequartisti o come pun
te. E poi da noi il talento viene valorizzato di più che in Italia: in Argentina se sei bravo giochi in prima squadra, anche se hai 16 o 17 anni. Penso a quando debuttò Aguero per esempio».
E a Dzeko cosa è mancato per conquistare la Roma? «Da una parte ha pagato l’annata difficile della squadra, che ha penalizzato inevitabilmente il singolo che non riesce ad ambientarsi. Dall’altra credo che abbia sofferto le aspettative eccessive della piazza. Già da un paio di anni Dzeko non giocava più a grandi livelli, spesso andava in panchina. Altrimenti il Manchester City, una squadra che punta a vincere sia in Inghilterra che in Europa, se ne sarebbe privato?
E del futuro Totti, che è stato suo compagno di squadra, cosa pensa? «Francesco meriterebbe un contratto a vita per ciò che ha dato alla Roma. Ma in questa vicenda non è semplice giudicare. Non so cosa Francesco abbia voglia di fare il prossimo anno, che richieste abbia fatto ai dirigenti. Di sicuro è stato fenomenale in queste settimane: è riuscito ad emergere in un contesto poco comodo. Davvero stupefacente».
La Redazione