ESCLUSIVA – Il Napoli per Napoli, triangolare di calcio al Centro Penitenziario di Secondigliano

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Solidarietà e sport sono due binari che camminano paralleli e, spesso, si incrociano nella nostra città. Il calcio è da sempre veicolo di aggregazione, valvola di sfogo, attività ludica. E anche stavolta ha rappresentato tutto ciò, ma anche di più. Parliamo del torneo che si è tenuto presso il locale Centro Penitenziario tra le rappresentative di C. P. Napoli Secondigliano, C. C. Napoli Poggioreale e N. O. T. P. Napoli Secondigliano, organizzato dal comandante Pasquale Colucci e dall’ispettore Ciro Petrosino. Il primo ha così commentato quest’evento di beneficenza: “L’iniziativa era nata come un qualcosa di goliardico. Era soltanto un momento di incontro tra gli operatori penitenziari dei due più grossi istituti della città. Poi abbiamo saputo di questo episodio di devastazione alla scuola Sandro Pertini perché frequentato da figli degli stessi operatori di Secondigliano. E, d’accordo con loro, abbiamo deciso di allargare la manifestazione e darle una connotazione di solidarietà. Ci siamo spesi anche con la società SSC Napoli affinchè si producesse qualcosa che potesse essere positivo e sfruttato in favore dell’istituto comprensivo Pertini, finalizzato a raccogliere materiale e somme di denaro per il ripristino dei laboratori devastati. Abbiamo cercato di dare un’immagine diversa della polizia penitenziaria, non i classici aguzzini che lavorano tra quattro mura ma una proiezione diversa verso l’esterno. Il Napoli si è dimostrato disponibile, donandoci un pallone autografato da tutti i componenti della prima squadra che poi la “Sandro Pertini” metterà all’asta”. Gol e divertimento assicurato nei tre incontri da 45 minuti disputati sul verde di Secondigliano, seguito dalla premiazione del team vincente, il C. C. Napoli Poggioreale. Non è mancata la partecipazione della squadra di De Laurentiis: foto e autografi, con i tanti bambini presenti, per il portiere della Primavera Alessio Gionta e per bomber Negro. Altre considerazioni in merito sono arrivate, poi, dal direttore della Casa Circondariale Napoli Poggioreale, Antonio Fullone: “E’ un’iniziativa lodevole perché fa sì che si possa socializzare anche oltre il posto di lavoro. Contribuisce anche a far sì che il calcio, come istituzione, venga percepito come parte integrante del territorio. Il Napoli è uno degli elementi identitari ancora forti, che resiste al contrario di altri. Identità, passione e orgoglio della nostra terra”. Napoli e il Napoli hanno segnato un gol per la città.    

Factory della Comunicazione

a cura di Francesca Flavio (Inviata de ilnapolionline.com)

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