Lega Pro, il Benevento vuole anche la Supercoppa

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«Questa B è stata un’impresa. Qualcosa che rimarrà scritto negli annali del calcio». Salvatore Di Somma si scioglie al pensiero di questa promozione che pochi pronosticavano, la sua scorza dura si addolcisce di fronte a un exploit che ancora oggi si fa fatica a metabolizzare. Invece è tutto vero. «Con l’abbandono dell’avvocato Vigorito – dice il direttore sportivo giallorosso – siamo partiti ugualmente speranzosi, anche se consapevoli dei problemi che avremmo dovuto avere nel corso dell’anno. In cuor nostro c’è stata sempre la speranza di fare qualcosa di buono, ne parlavo spesso auterianche con Auteri. Certo, i primi cinque mesi non sembravano confortare le nostre speranze, gli attaccanti non facevano gol, la squadra non si esprimeva ancora con continuità. Poi c’è stata questa trasformazione a gennaio, i ragazzi hanno rafforzato i loro stimoli e il gruppo è diventato più solido e più forte. Tutti noi, staff tecnico e dirigenza, siamo stati bravi a non stravolgere nulla e a mantenere l’ossatura della squadra, inserendo un paio di giocatori importanti come Lopez e Angiulli e come lo era anche lo sfortunato Raimondi. Da gennaio c’è stato un crescendo di risultati e di prestazioni e quel risveglio magico degli attaccanti, da Mazzeo a Cissè, a Marotta, a Ciciretti. Tutti hanno elevato il tasso tecnico, migliorato l’atteggiamento e la prestazione».
Il girone di ritorno è stata una sorta di marcia trionfale culminata con quella indimenticabile sfida col Lecce: «E’ stata una grande emozione. Sono arrivato sul terreno di gioco insieme all’avvocato Vigorito, non credevo ci potesse essere tanta gente. E’ stato tutto meraviglioso, la gente, la prestazione dei ragazzi, che non hanno solo battuto il Lecce, ma hanno dimostrato attaccamento alla città e ai colori. Non dimenticherò mai l’entusiasmo a ogni gol, l’abbraccio corale, la forza di un gruppo solido e bello da vedere».
FUTURO. Su queste belle immagini ora bisogna costruire il futuro, la prima serie B della storia giallorossa. «Intanto c’è ancora la Supercoppa, un trofeo che vogliamo onorare e vincere. Siamo imbattuti nel 2016 e non abbiamo alclega prouna voglia di perdere questa imbattibilità». La squadra si sta allenando senza soluzione di continuità per la prima sfida di Ferrara. C’è da affrontare la Spal, vincitrice del girone B nel suo stadio. «Non abbiamo mai snobbato alcuna manifestazione, così sarà anche per questa Supercoppa. La squadra si sta allenando bene, non ha staccato la spina dopo la vittoria in campionato».
Per questa prima partita, Auteri dovrà però fare a meno di Cissè e Campagnacci che non sono recuperabili e di Mazzarani, squalificato dal Giudice sportivo. Ma è ovvio che l’attenzione sia già rivolta alla costruzione della squadra che difenderà la serie B. Il diesse giallorosso dice apertamente che è presto per parlarne. L’avvocato Vigorito, main sponsor della squadra, ma vero e proprio ago della bilancia in questo frangente, ha detto che presto si siederanno ad un tavolo il presidente, i soci e il ‘main sponsor’ per trovare subito un punto di contatto per delineare il futuro. Le dichiarazioni di Auteri e la festa che gli hanno riservato pubblico e giocatori fa intendere senza ombra di dubbi l’importanza che ricopre l’ex presidente nell’ambito della squadra giallorossa: «E noi aspettiamo le decisioni dell’avvocato prima di cominciare a muoverci. Si sa che in questi casi prima si parte e meglio è, chiunque possano essere i protagonisti della prossima annata. Ma siamo tutti in attesa fiduciosa».

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Corriere dello Sport

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