A lui Napoli perdona tutto, o quasi, ma lui lo dichiara da solo «Sul gol del Torino ho sbagliato e quando è così bisogna riconoscerlo per migliorare ancora». Lo ha ammesso nel suo intervento al Tennis Club Napoli dove ha ricevuto il Premio Ussi Campania Fair Play 2016 per aver visitato il reparto di oncologia pediatrica del Policlinico ed aver trascorso un’intera mattinata insieme ai bambini ammalati (altri premiati il vicecampione olimpico di sciabola Diego Occhiuzzi, il pugile Carmine Tommasone, e Luciano D’Agostino, campione di canottaggio). «Quando vedi il sorriso di questi bimbi che vivono momenti difficili con una malattia del genere tutto è più semplice. Noi calciatori dobbiamo dare l’esempio perchè non ci costa nulla regalare mezz’oraa questo tipo di incontri», ha confessato Reina. Se parla del Napoli è pieno di adrenalina: «Siamo a una vittoria dal coronare il sogno, manca l’ultimo sforzo che vogliamo compiere insieme ai nostri tifosi: serve uno stadio pieno». Lo spagnolo che in termini di rendimento ha avuto un calo, vuole vivere da protagonista l’ultima sfida dell’ anno contro il Frosinone. Quest’anno ha giocato praticamente sempre lui, sarà importante l’ anno prossimo avere in rosa anche un altro portiere sul quale poter fare pieno affidamento: l’obiettivo è Sportiello dell’Atalanta. «Abbiamo fatto il record di punti della storia e ce ne mancano tre per chiudere una stagione fantastica». Ieri al Tennis Club Napoli tre sue magliette sono state inserite nella bacheca dei grandi portieri azzurri, da Zoff a Garella. «Fa piacere essere in questa bacheca e sarebbe bello farà la metà di quello che hanno fatto loro nel Napoli», ha detto Reina dando uno sguardo ai nomi dei portieri del passato. (tratto da Il Mattino)