ESCLUSIVA – Antonio D’Ursi (Made in Sud): “La spontaneità e la musica sono le ricette del nostro successo. Reina è il ballerino perfetto per un musical”
All'interno le parole del comico di Made in Sud
A Napoli non solo c’è la squadra di Sarri che appassiona i tifosi, ma anche Made in Sud che ogni settimana riesce ad allietare la gente con il giusto mix di simpatia, spontaneità e tanto buonumore. Uno di questi è Antonio D’Ursi che in questi anni tra Tony Figo ed Enfisem ha davvero conquistato il popolo napoletano. In un’intervista rilasciata a “ilnapolionline.com” parla anche dei suoi inizi e sulla passione per il Napoli.
Prima di Made in Sud hai fatto altri spettacoli anche a livello teatrale? “La mia carriera teatrale è stata principalmente a Milano al Teatro delle erbe, dove ho fatto diversi spettacoli e musical. Senza dimenticare che ho fatto molti anni di direzione artistica e non solo, mi sono occupato delle coreografia, della regia, oltre che l’artista al parco di divertimento a Mirabilandia e al Warner Bros a Madrid”.
Al di là dello spettacolo, Antonio D’Ursi fa altro nella vita anche come lavoro? “In passato mi sono occupato di tris, macchine da corsa, nel mio lavoro lo considero un momento di arte. Facendo parte degli spettacoli da stuntman, ero una controfigura delle macchine tris, quelle che fanno le derapate. Prima di essere artista ho fatto il cameriere, il muratore, tutti lavori per mantenermi gli studi”.
Passando al calcio, quanto è tifoso del Napoli Antonio D’Ursi? “Sono talmente tifoso del Napoli che da piccolo avevo la bicicletta con la foto di Maradona, nell’anno del secondo scudetto, mi ricordo che era verniciata di blu. Poi mi trasferì in America e staccai mentalmente dal calcio, però grazie a Made in Sud ho ripreso la passione per i colori azzurri e spesso abbiamo contatti con i calciatori, il presidente De Laurentiis. Ma attenzione sono sempre stato tifoso della compagine partenopea, la passione c’è sempre stata, perciò o in casa o in trasferta li seguo e quindi forza Napoli. Lo dico sempre e comunque non sono come quei tifosi che dicono quando si perde che la squadra fa schifo io sono sempre coerente”.
Il Napoli si sta giocando il secondo posto con la Roma, te lo aspettavi ad inizio stagione o è stata una sorpresa? “Io per quello che capisco di calcio posso dirti più o meno che me lo aspettavo, non sono un grande competente della materia, ma chi ne capisce dice che il Napoli gioca bene in questo periodo e io mi accodo a loro”.
Tornando a Made in Sud come nasce il personaggio di Tony Figo, il carabiniere ballerino? “Nel 1974 (ride n.d.r.), scherzo ovviamente, tutto nacque dagli anni di direzione artistica a Mirabilandia, in quel periodo c’era lo spettacolo di stuntman e io interpretavo questo carabiniere un po’ particolare. Questo personaggio dell’arma molto curioso, camicia semi aperta, buffone, con gli occhialoni e a Mirabilandia nacque la parte immagine di Tony Figo molto simpatica. A Napoli invece, conoscendo molto Luigi Esposito, alias Gigi, mi fece la proposta di entrare nel laboratorio di Made in Sud e da allora nacque il personaggio del carabiniere ballerino. Come tu avrai notato, i miei pezzi nello spettacolo sono molto fisici e racconta di questo personaggio dell’arma che entra nel mondo della musica ma il padre non voleva e fu costretto a fare il carabiniere”.
Invece come nasce il coreografo Enfisem, che da un paio di anni vediamo a Made in Sud? “Il personaggio di Enfisem è cambiato da un anno a questa parte, lo abbiamo reso più musical, questo noto coreografo è nato da un’idea di Nando Mormone e sapendo che io sono anche ballerino lui lo ha inserito in questo nuovo personaggio. Come tu avrai noto Enfisem è l’immagine del coreografo un po’ truffaldino, è gay ma a tratti non lo è, parla di atteggiamenti e si innamora di Gigi . Quest’anno invece c’è Enfisem che canta e balla i musical insieme a Fatima Trotta”.
Se Enfisem dovesse scegliere per un musical un calciatore del Napoli, quale sarebbe l’ideale? “Lo scorso anno durante il ritiro di Dimaro Enfisem è riuscito a far ballare Lorenzo Insigne, ma alla fine il coreografo ha notato che il calciatore non è bravo, è legnoso nei movimenti. Un calciatore che ha stile nel ballare invece è il portiere Pepe Reina e sarebbe adatto per un musical, insomma Pepe ballerino”.
Made in Sud ogni anno cresce a livello di ascolti e preferenze da parte del pubblico. Il segreto del vostro successo? “Io credo che una delle ricette del nostro successo è che siamo spontanei, tanto ritmo grazie alle musiche del d.j. Frank Carpentieri, può sembrare paradossale o stupida per certi versi ma il programma riscuote un enorme successo grazie al ritmo musicale ed è un aspetto che molti non hanno notato, ma io lo considero essenziale per essere originali, tutto qui”.
Intervista a cura di Emilia Verde
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