Azzurro per una notte, Radja Nainggolan il guerriero che morde gli avversari
Doveva essere del Napoli,ma la Roma lo soffiò agli azzurri a fil di rasoio. Cresciuto da solo con la determinazione e la grinta è riuscito a realizzare i suoi sogni.
Radja nasce il 4 maggio 1988 ad Anversa, da madre belga e padre indonesiano originario della tribù Batak, portando nel suo DNA un affascinante mix di etnie e culture. Il nome Radja sembra calzargli a pennello per la sua grinta e determinazione, infatti deriva dall’antico indiano e significa “RE”.
Fin da bambino sarà abituato a combattere, per l’abbandono del padre che lascia lui sua madre e sua sorella gemella in condizioni precarie in tenera età,lui stesso in un intervista affermerà di aver sofferto molto e di esser riuscito a sviluppare la sua grande grinta e personalità grazie alla madre,che lo crescerà completamente da sola.
Dal punto di vista calcistico,scopre questa passione all’età di 5 anni insieme alla sorella anch’essa calciatrice tra le fila del TUBANTIA BORGERMOUT, squadra belga che militava nella BELGIAN PROVINCIAL LEAGUE.
A 12 anni si trasferisce nel vivaio del GERMINAL BEERSCHOT dove rimane fino al 2005,quando per opera di Alessandro Beltrami si trasferisce in Italia al Piacenza che in quegli anni militava nella serie B.
All’epoca il mister è un certo Beppe Iachini che gli concederà una sola presenza in 1° squadra,e lo aggregherà stabilmente con i primavera. L’anno dopo entra di prepotenza in 1° squadra collezionando 38 presenze su 42 gare, 3 reti,e contribuendo attivamente alla salvezza della squadra, allenata quell’anno da Stefano Pioli.
Nella stagione 2009/10 diventa perno del centrocampo del Piacenza e disputa tutte le gare fino alla finestra invernale.
Nainggolan è un giocatore incredibilmente duttile, può giocare in mediana, centrale, regista e addirittura trequartista, tutto supportato da una struttura fisica a dir poco straordinaria e da un’aggressività fuori dalla norma, e sono proprio queste sue capacità fisiche e mentali che il 27 gennaio 2010 lo porteranno al salto di categoria,ovvero al Cagliari in serie A.
La terra Sarda si rivelerà scenario di consacrazione per lui, ma non senza sacrifici, infatti il primo anno sotto la guida di Max Allegri esordisce in un Inter-Cagliari 3 a 0 ma per quell’annata non lascerà il segno.
Musica diversa l’anno dopo, arriva Bisoli alla guida tecnica,e Radja viene chiamato in causa per sostituire il capitano infortunato Daniele Conti, e convice tanto il mister da mantenere il posto anche al suo rientro. La musica non cambia anche con l’arrivo in panchina di Donadoni che sostituisce ormai uno stremato Bisoli incapace di portare risultati positivi,anzi Nainggolan diventa pupillo di Donadoni che non rinuncerà quasi mai alla sua presenza se non per motivi fisici.
E così proprio alla nona giornata del girone di andata che mette a segno il suo primo sigillo il serie A, su assist di Nenè contro il Bologna.
Da lì, assist, giocate di qualità e grinta che lo portano a diventare l’idolo dei tifosi sardi,che lo nominano NINJA per la sua caparbietà e duttilità in campo.
Resta a Cagliari per 4 anni dove l’ultimo anno,2012/13 risulta essere il giocatore che ha compiuto più contrasti vincenti per quanto riguarda i massimi campionati europei,con un totale di 298 tackle vinti nelle ultime 3 stagioni in serie A.
Questo lo porterà ad entrare nella lista dei desideri degli allenatori di TOP CLUB italiani e non,come Juventus e Manchester City,e nel 2014 arriva la svolta.
E la finestra invernale della stagione 2013/14 il ninja sembra a un passo dal Napoli ,ma lo cercano anche Juventus e Roma, e alla fine è proprio quest’ultima ad assicurarsi le prestazioni del giocatore, con una grandissima manovra di mercato del suo DS Walter Sabatini che lo soffia a Napoli e Juventus scatenando soprattutto l’ira di Antonio Conte che lo voleva fortemente a Torino.
E’ il 7 gennaio 2014 e Radja passa ufficialmente in prestito all’As Roma per 3 milioni con opzione per il riscatto a 6, operazione che sarà poi chiusa in seguito per un totale di quasi 18 milioni.
A Roma arriva in silenzio e con tutta la modestia che lo contraddistingue, e col grande peso di sostituire l’infortunato Kevin Strootman autore di una stagione esaltante fino all’infortunio.
La sua grinta e determinazione fanno capire subito di che pasta è fatto,il cambio di maglia e modulo non gli crea problemi, anzi, il ninja cresce,offrendo da subito prestazioni superlative, giocare con altri campioni non lo imbarazza, anzi lo esalta, e il suo grande dinamismo coniugato alla sua forte personalità fanno si che anche i giocatori al suo fianco si esaltino, grazie alla sua capacità di chiudere da solo tutti gli spazi del centrocampo.
L’esordio con la Roma arriva il 12 gennaio col Genoa partita vinta per 4 a 0 dai giallorossi. Chiuderà l’anno come pupillo di Rudi Garcia e dei tifosi con uno score di 20 presenze e 2 reti totali, e il suo nome protagonista di un roboante coro inneggiante della curva Sud.
Nella stagione 2014/15,inizia alla grande,di fatto alla prima di serie A il 30 agosto la Roma si impone sulla Fiorentina per 2 a 0 grazie ad un suo gol e un suo assist per Gervinho.
Debutta ufficialmente in Champions League il 17 settembre contro il CSKA MOSCA sfida terminata 5 a 1 per i capitolini.
In questa stagione fin da subito si afferma come perno del centrocampo,e dimostra una condizione fisica di gran lunga superiore ai suoi compagni,infatti,sarà giudicato uno dei migliori giocatori della serie A nel girone di andata,e chiuderà la stagione con 46 presenze e 5 reti totali.
Nell’attuale stagione,si conferma come in quella passata guerriero che combatte su ogni pallone ,ma nella prima parte di stagione sembra un po sottotono come il resto della squadra, deteriorata dal matrimonio ormai in fase discendente e ormai destinato a finire tra società e Rudi Garcia.
Il cambio di guida tecnica arriva all’apertura del girone di ritorno con Luciano Spalletti che sostituisce Garcia in una seconda love story sulla panchina della Roma.
Grazie alla nuova guida tecnica che lo porta a posizionarsi più avanti in posizione di trequartista nello scacchiere giallorosso,trova il suo primo gol stagionale contro il Verona,il 17/01/2016.
si ripete il 30 gennaio aprendo le marcature nella sfida al Frosinone vinta poi per 3 a 1 dai giallorossi.Il 19 marzo segna il gol del pari contro l’inter siglando il definitivo 1 a 1, suo decimo gol in maglia giallorossa.
Grazie alla cura Spalletti e alla determinate prestazioni del ninja, la Roma riesce a rialzarsi dalle sue ceneri e a rientrare nella corsa champions, staccando un inter in calo,e avvicinandosi fino al picco massimo di 2 punti dagli azzurri del Napoli al secondo posto.
E proprio in quel 25 aprile 2016 che si materializzano i rimpianti azzurri,che non erano riusciti ad assicurasi le prestazioni di Nainggolan per un granello di sabbia,infatti e proprio quest’ultimo che all’ottantanovesimo su assist di Salah che dal limite dell’area con un piazzato regala la vittoria alla Roma portando la squadra a 2 punti dai nostri azzurri,facendogli sentire il cosi detto fiato sul collo.
La classifica ora evidenzia una lotta tra 2 grandi squadre determinate a correre fino alla fine,chi la spunterà? solo il finale di stagione infuocato saprà dircelo.
Intanto da Londra arrivano voci insistenti che vorrebbero Radja Nainggolan alla corte del nuovo allenatore del Chelsea Antonio Conte (Che raggiungerà Londra dopo la chiusura degli europei di calcio,a cui prenderà parte come CT della nostra nazionale),la Roma prova a resistere, ma si sa al suon dei soldi è difficile dire no….come finirà la favola del ninja? aspettiamo l’alba del calciomercato per assaporare la realtà dei nuovi scenari e sperando che il calcio italiano non perda altri pezzi pregiati.
A cura di
Simone Roveto.