Pesantissima sconfitta per l’Udinese nell’anticipo della 36^ giornata di Serie A: alla nuova “Dacia Arena” il Torino di Giampiero Ventura supera i bianconeri con un perentorio 5-1, condannando i padroni di casa, non ancora certi della matematica salvezza, ai fischi assordanti del proprio pubblico. Fischi sacrosanti, perché la squadra di De Canio non entra mai in partita e perde malamente contro un Torino che nulla aveva più da chiedere a questo campionato.
Nel primo tempo sono subito i granata a mettere in difficoltà la retroguardia dell’Udinese, ed è solamente il preludio del vantaggio che arriva al 12’, con Jansson che trafigge Karnezis con un colpo di testa da calcio d’angolo. La reazione dell’Udinese non arriva e prima del fischio del primo tempo arriva il 2-0 firmato Acquah, ancora da situazione di calcio d’angolo.
Nella ripresa pronti-via e al 47’ l’Udinese sembra riaprire la partita col gol di Felipe, ma è solamente un’illusione, perché al 50’ e al 56’ arrivano i gol di Martinez prima e Belotti poi (gran gol quello dell’attaccante ex Palermo) , che chiudono qualsiasi tipo di contesa. Ma non finisce qui, perché l’attaccante venezuelano si toglie la soddisfazione del terzo gol stagionale (tutti e tre nelle ultime due trasferte).
Finisce come detto tra i fischi del pubblico friulano, sconcertato davanti alla prova dell’undici di casa. Ottima prova invece quella degli uomini di Ventura, che dopo l’ottimo match disputato a Roma ma dal quale erano usciti senza punti, trovano una vittoria esterna meritatissima.
Udinese (3-5-2): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Edenilson (61’ Perica), Badu, Kuzmanovic, Fernandes (75’ Piris), Ali Adnan; Thereau, Matos (61’ Halfreddson). All. L. De Canio.
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Jansson, Gaston Silva; Zappacosta (75’ Molinaro), Benassi (72’ Baselli), Acquah, Vives, B. Peres; Belotti, Martinez (85’ Edera). All. G. Ventura.
Marcatori: 12’ Jansson, 45’ Acquah, 47′ Felipe, 50’ Martinez, 56’ Belotti, 83’ Martinez.
Ammoniti: 37’ Bovo, 43’ Heurtaux, 61’ Gaston Silva, 88’ Felipe.
A cura di Marco Prestisimone