Tavecchio al CdS: “Conte è una garanzia, soddisfatto per la moviola in campo”
Il Corriere dello Sport ha intervistato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Ilnapolionline.com riporta le sue dichiarazioni rilasciate al noto quotidiano sportivo.
Tavecchio, a che punto siamo con la spedizione in Francia? «Siamo pronti per andare prima a Montpellier e poi a Lione, ma speriamo di arrivare fino a Parigi. Ci aspetta un percorso particolare e lungo».
Lei però ha fiducia. «Certo, perché nel cielo azzurro c’è una stella polare che ci guida e che sono convinto ci permetterà di fare un bel cammino».
Si riferisce al ct Conte? «E’ lui la nostra forza, la nostra garanzia, la nostra certezza. Senza di lui non avrei questo ottimismo addosso. Conte è il coagulante di un intero sistema calcio che vuole far bene a Euro 2016. Uno come lui in panchina può permettere a tutti i giocatori e a tutti quelli che lavorano per la Nazionale di dare più del 100%».
E’ giusto sognare una vittoria degli azzurri in Francia oppure è troppo? «Sognare non costa niente ed è bello».
Non teme che Conte sia distratto dal suo prossimo impegno al Chelsea? «Assolutamente no. Lo sento spesso, quasi tutti i giorni, e vi posso assicurare che è carico, voglioso di fare un grande Europeo. Si sta preparando con la solita attenzione».
La Dea Bendata però non vi sta dando una mano e gli infortuni in questo finale di stagione si sommano. «Purtroppo la fortuna non è dalla nostra parte. Tutti questi problemi fisici (Marchisio, Perin, Verratti, Chiellini, ndr) certo non ci volevano, ma noi abbiamo una visione manzoniana della vita con la sua provvida sventura: pensiamo cioé che in ogni sventura sia mandata dalla provvidenza e che anche nelle difficoltà sapremo trovare una via d’uscita».
All’esordio contro il forte Belgio, dunque, l’Italia sarà pronta? «Ne sono convinto e vedrete che faremo bene contro una delle favorite. Personalmente penso che nel match iniziale di una grande manifestazione sia fondamentale non perdere e anche il pareggio lo considererei un risultato positivo, ma non facciamo calcoli e giochiamoci le nostre carte fino alla fine».
D’accordo che Bernardeschi sia il miglior giovane che quest’anno la Serie A ha espresso? «E’ uno dei più bravi».
A che punto è la scelta del sostituto di Conte? «E’ presto. Ci vorrà ancora un mese di tempo».
Il toto nomi però impazza: Ventura, Donadoni, Guidolin, Ranieri, Cannavaro… «Io non faccio nomi. Stiamo lavorando e a fine maggio saprete».
Per la moviola in campo invece sarà necessario aspettare la prossima stagione. «Sarà una sperimentazione e bisognerà vedere dal punto di vista tecnico come impatterà sul gioco, ma io sono da tempo a favore: toglierà l’interpretazione e cancellerà i dubbi».
E’ giusto dire che la moviola in Italia è una vittoria di Tavecchio? «E’ una battaglia che ho iniziato tre anni fa e sono soddisfatto che ci siamo arrivati finalmente».
Il nostro calcio è pronto a questa svolta? «Sicuramente sì. La Serie A l’ha accolta bene, ma anche la Serie B si adeguerà. I nostri stadi del resto sono già pronti e in ognuno ci sono almeno 12 camere a incontro. Vedrete che la moviola porterà più legalità e l’oggettività del fatto. Fine dei dubbi e dei sospetti».
A quasi 73 anni Tavecchio è pronto per un altro mandato? «Tra qualche mese vedremo. C’è ancora tempo prima di decidere e soprattutto c’è un Europeo nel quale vogliamo far bene. Un passo alla volta. Di certo mi auguro che la Federazione riprenda il prestigio perso a favore delle Leghe. E’ la Figc che deve dare l’indirizzo, come succede per esempio in Germania».
Corriere dello Sport