Avellino, Tesser torna all’antico

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Il Tesser-bis iniziato ufficialmente mercoledì, ha preso effettivamente il via ieri mattina, con il tecnico di Montebelluna impegnato a dirigere il suo primo allenamento (è giunto in città l’altro ieri sera) post Marcolin. Idee chiare e subito partitella per riprendere da dove aveva lasciato, seppure con un solo punto in più in classifica e cinque turni andati intanto in archivio. Volti concentrati da parte di tutti, un filo di tensione si è percepita in un gruppo che adesso deve assolutamente ottenere quei pochi punti necessari a blindare aritmeticamente la salvezza e giocare un finale di stagione senza stress. Sotto lo sguardo attento della dirigenza e di una cinquantina di tifosi, Tesser ha ripreso da dove aveva lasciato, conservando il proprio credo tattico, rimettendo ordine in un gruppo Dario-Marcolinche ha tentato, con Marcolin, diversi moduli prima di dover ripiegare proprio su quel 4-3-1-2 che d’ora in poi accompagnerà l’Avellino al termine della stagione, sicuramente la più travagliata delle tre vissute in B.
Tesser ha trovato una squadra intenzionata a riscattare i recenti risultati negativi (sette sconfitte nelle ultime nove gare e due cambi di panchina), a riprendere un ruolino positivo, provando a ripetere quanto registrato nel girone di andata. Proprio dalla gara contro i piemontesi, l’Avellino inanellò una serie di vittorie utili consecutive (sei) che proiettarono la formazione biancoverde nei play off, facendo alzare l’asticella delle ambizioni a società e tifosi, consapevoli a quel punto di poter ripetere l’ottimo campionato precedente. Successivamente, i risultati non si sono confermati così positivi ma quel tesoretto di 18 punti, frutto di uno straordinario filotto, ha rappresentato sicuramente un salvagente per questa squadra che, proprio grazie a quel momento positivo, adesso vede prossima l’aritmetica conferma in serie cadetta.
Da dove ripartire, dunque? Dallo stato mentale più che dalla condizione fisica, perché a questo punto del campionato la stanchezza inizia a farsi avvertire, anche in virtù degli impegni ravvicinati: quella di domani contro la Pro Vercelli sarà la terza gara nell’arco di sette giorni. Tesser ha più volte strigliato i suoi durante la seduta di ieri, chiedendo applicazione nei movimenti, soprattutto nella fase difensiva. Al tempo stesso, però, li ha catechizzati, invitandoli alla serenità, a guardare la prossima partita e non alla classifica o al Gigi Castaldocammino che li attende da qui alla fine.
Toccherà in particolare a Castaldo e D’Angelo, ad Avellino rispettivamente da quattro e sette stagioni, prendere per mano la squadra in questa delicata fase e raggiungere l’obiettivo il prima possibile. Loro ci saranno sicuramente in campo domani. A differenza di un piccolo gruppo che, giocoforza, non sarà dal match per problemi fisici. Arini è alle prese con un risentimento all’adduttore della coscia sinistra e ha svolto seduta ridotta; Tavano è uscito anzitempo a causa di un problema alla coscia destra, da valutare successivamente con esami. Squalificato Rea, mentre Gavazzi è tornato proprio ieri in gruppo e molto probabilmente partirà dalla panchina, così come Jidayi che sarà sicuramente a disposizione la prossima settimana. Da verificare Mokulu, fermatosi martedì sera durante il match contro il Trapani per un risentimento a un adduttore: l’attaccante belga prosegue con le terapie e questa mattina, in rifinitura, Tesser valuterà circa il suo impiego anche se, quasi certamente, la coppia d’attacco sarà formata da Castaldo e Joao Silva, con Insigne a supporto.

Corriere dello Sport

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