Aveva un duplice compito, Gabbiaidni: non far rimiangere Higuain e giocarsi una chance in vista degli Europei. A San Siro non ci è riuscito. Neanche un tiro in porta, schiacciato da Miranda e Murillo, raramente alla ricerca del pallone. Nel match alla camomilla giocato dal Napoli sette tiri, due dei quali nello specchio della porta, nessuno da parte del centravanti titolare. A prescindere dall’addio o meno del Pipita, nella prossima stagione, potrebbe non bastare uno dei talenti più cristallini del calcio italiano. Cresce il partito di chi chiede una prima punta, dopo la gara del Meazza, ancor di più. Una brusca inversione di tendenza rispetto alle altre due occasioni dove Gabbiadini era partito titolare in campionato ed alle prestazioni in Europa League. A San Siro è arrivata la frenata, davanti agli occhi di Conte e dell’ altro suo estimatore, Roberto Mancini, uno che farebbe carte false per averlo. Ora però il calendario mette già davanti a Manolo un’occasione per riscattarsi. Di fronte il Bologna e, con Higuain ancora fermo ai box, l’ex blucerchiato, prima di accomodarsi di nuovo in panchina, avrà la possibilità di provare a instillare gli ultimi dubbi a Conte. (tratto da Il Mattino)
