Ciccio Colonnese. “L’ Inter parte favorita perchè gioca in casa e manca Higuain”

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Ha difeso prima la maglia del Napoli per due stagioni, dal 1995 al 1997, e per le successive tre quella dell’Inter. Francesco Colonnese  (45 anni) della sfida che vedrà contro partenopei e nerazzurri domami sera è un doppio ex, ma nel ricordare un precedente vissuto in prima persona non ha dubbi: «Di sicuro il ritorno della semifinale di Coppa Italia del 1997. L’Inter segnò con Zanetti, pareggiò Beto e alla fine vincemmo ai rigori. È il ricordo più bello, uno stadio San Paolo stracolmo che al rigore decisivo trasformato da Boghossian esplose». Inizia da qui la presentazione di un match come quello di domani che potrà dire molto sulla stagione di due delle sue ex squadre.

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L’Inter per continuare a inseguire un piazzamento Champions, il Napoli per blindare il secondo posto. Chi partirà favorito al Meazza?  «Indubbiamente l’Inter giocando in casa ha il fattore campo dalla sua, mentre l’assenza di Higuain sarà molto pesante per il Napoli. Vero che Gabbiadini ha fatto molto bene col Verona, ma il Pipita è un grande campione ed è sempre decisivo, come dimostrato nella gara di andata (2-1 per il Napoli con doppietta di Higuain, ndr). La mancanza dell’argentino potrebbe risultare un handicap importante. Detto questo, il Napoli ha fatto sinora una splendida stagione mentre l’Inter è al di sotto delle attese, i nerazzurri erano stati costruiti per lottare per il vertice non avendo impegni europei, per come erano partiti dovevano fare meglio. Il Napoli invece è stato brillantissimo e ha il dovere di finire la stagione altrettanto bene, molto passerà dalla sfida di San Siro».

Per sognare ancora lo scudetto e per proteggersi dalla Roma? «A prescindere dal sogno scudetto del Napoli, molto passa dalla sfida con l’Inter. Una partita in uno stadio importante e davanti a tantissima gente, il Napoli dovrà dimostrare maturità e di essere quella squadra che per tutto l’anno ha ostentato un calcio molto propositivo e armonioso».

Insigne, Callejon, Gabbiadini e Hamsik. Quale potrebbe essere l’arma vincente per Sarri? «Il Napoli deve puntare molto sulla velocità degli esterni, Callejon e Insigne su tutti. L’Inter soffre molto sulle fasce, perché Nagatomo, Telles, Santon e D’Ambrosio sono molto deboli difensivamente, mentre il reparto centrale dei nerazzurri è molto forte. La squadra di Sarri dovrà essere molto brava a muovere velocemente la palla e allo stesso tempo stare attenta alle ripartenze dei nerazzurri. L’Inter ha spesso giocato di rimessa quest’anno».

Quale invece il pericolo numero uno per il Napoli? «Più di tutti bisogna temere Icardi, Mancini spesso l’ha criticato ma è un grandissimo attaccante. Quando gli arriva la palla in area non perdona».

Mancini e Sarri si stringeranno la mano«Credo proprio di sì e me lo auguro, nel calcio bisogna metterle da parte alcune cose. Inoltre è passato molto tempo, tutto andrà nel modo giusto».

In chiusura una battuta su Hamsik che sta vivendo una stagione straordinaria, battendo record su record… «Hamsik lo trovo molto diverso da come giocava con Benitez e il rendimento ne è la dimostrazione, finalmente sta giocando nel suo ruolo. Una mezzala fortissima, da Napoli e da top club europeo. Una volta ritornato nel suo ruolo ha dimostrato di essere il campione che è, un ragazzo serio che ha tecnica e sa attaccare gli spazi come pochi. Complimenti e onore a Sarri che lo ha rimesso al suo posto». 

Fonte: Il Roma

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