Troppe accuse, una reazione era da attendersela. «Esternazioni farneticanti quelle di Giovanni Lombardi, patron con a carico un provvedimento di Daspo, che sostiene di voler lasciare il calcio dopo il rigore concesso al Foggia contro la Casertana: se va via un personaggio così, il calcio avrà tutto da guadagnare». E’ la dura replica del presidente del Foggia, Lucio Fares, contro le affermazioni del dirigente (non tesserato) della Casertana al termine del match contro il Foggia di sabato scorso. Il presidente rossonero denuncia le «continue aggression
i verbali in danno della nostra società. Abbiamo ricevuto le scuse del presidente della Casertana, Corvino, per le offese subite dai dirigenti del Foggia da parte di tifosi seduti in tribuna tanto da costringerci ad assistere alla partita in curva con i nostri tifosi». Fares si appella al “senso di responsabilità” degli addetti ai lavori: «Se certe cose le diciamo noi, uomini di sport, non facciamo altro che innescare meccanismi di tensione che poi si riverberano sui tifosi con le conseguenze che tutti conosciamo. Il Foggia onora il calcio perché gioca e non ricorre a mezzucci di ogni tipo per farsi concedere favori o rigori».
Fares attacca anche Auteri, tecnico del Benevento, che al termine del match con il Cosenza ha censurato il rigore di Casertana-Foggia: «Pensi al suo Benevento, la squadra che ha più beneficiato di sviste arbitrali in suo favore proprio contro il Foggia e col Matera: dovrebbe avere il buongusto e la dignità di fare silenzio. E poi Auteri che interesse ha a tutelare gli interessi della Casertana. Mi auguro che gli organi ispettivi della Lega facciano una buona volta chiarezza su questi aspetti. Noi non ci siamo mai permessi di contestare il rigore fasullo concesso in Foggia-Benevento perché gli errori arbitrali ci stanno nel calcio, fanno parte del gioco, nessuno mai si sognerebbe di gridare al complotto».
Corriere dello Sport