Uno stralcio della sua intervista rilasciata a Il Mattino:
Gabbiadini, prima o seconda punta? «Le prime punte di una volta non esistono più: oggi per prima cosa devi pressare sui difensori avversari, non fare impostare la manovra e non dare riferimenti precisi. Manolo come tutti i sinistri ha nel Dna qualcosa in più dei destri. Non è un caso che Maradona e Messi, i più grande di tutti, siano sinistri…».
Il sinistro di Manolo ricorda quello di Riva? «Sì, questo paragone mi piace: Gabbiadini ha un sinistro formidabile, forte, secco, preciso. Contro il Verona ha giocato molto bene e meritava qualche gol in più».
Come mai in Italia non ci sono più bomber alla Schillaci o alla Paolo Rossi? «Semplice, perchè adesso giocano sempre più gli stranieri e per gli italiani c’è poco spazio».
Ma anche la qualità è inferiore… «Non direi questo, ma bensì che il calcio adesso è totalmente diverso rispetto ai miei tempi.Come discorso generale è aumentata la velocità, ma diminuito il livello tecnico. Per certi versi direi che adesso è più facile segnare perchè prima si marcava ad uomo e per noi attaccanti la vita era veramente dura. Ora devi stare più attento a seguire la linea del fuorigioco e se parti al momento giusto ti trovi subito davanti al portiere».
Gabbiadini e Insigne sono fatti uno per l’altro: uno è destro e gioca a sinistra, l’altro si trova meglio sul lato opposto… «Le loro caratteristiche si sposano bene e si vede nel Napoli,possono farlo anche in Nazionale».