ESCLUSIVA – Gigi e Ross: “Nel Napoli c’è un “gruppo di fuoco” molto agguerrito. Per Marco Capretti abbiamo messaggio in vista di Roma-Napoli”
Il Napoli ha ripreso a vincere e approfittando del pari della Roma allunga per il secondo posto. Anche nell’ambito di Made in Sud si parla di calcio ma anche di cinema con i due comici Luigi Esposito e Rosario Morra, in arte Gigi e Ross. Comicità e calcio in un’intervista davvero da non perdere.
Domenica eravate allo stadio San Paolo, netto successo del Napoli contro il Verona.Che sensazioni vedere la gara con 45 mila spettatori? Gigi Esposito:“Di solito 45 mila spettatori è la media dei nostri spettatori ai nostro show (ride n.d.r)”.
Rosario Morra: “Un emozione indescrivibile essere stati al San Paolo, oltre che per promuovere il nostro film “Troppo napoletano” è stato magnifico aver rifilato 3 babà all’Hellas Verona”.
Ad inizio anno c’era nell’ambiente Napoli tanto scetticismo nei confronti di Sarri. Voi di Made in Sud credevate nel mister partenopeo? Gigi Esposito: “Noi eravamo molto fiduciosi, tornando a domenica la squadra era ben schierata in campo ed era inevitabile il 3-0 alla compagine scaligera”.
Rosario Morra: “Come ha detto Gigi eravamo ottimisti sul buon esito della stagione”.
Ross, nella scena di Gomorra, parli del gruppo di fuoco. Del Napoli chi potrebbe ricoprire questo ruolo? Rosario Morra: “Sicuramente Callejon, Insigne, Higuain e Gabbiadini”.
Gigi Esposito: “Sicuramente Callejon e Peppe Pepe Reina (ride n.d.r.)”
Parlando del film “Troppo napoletano” il “chiattillo” perfetto nel Napoli?
Rosario Morra: “Nel Napoli il chiattillo è Hamsik, ha l’appeal giusto”.
Gigi Esposito: “Hamsik lo può interpretare alla perfezione per via degli occhiali che spesso porta fuori dal terreno di gioco”.
Qual è la trama del vostro film “Troppo napoletano”. A cosa si ispira? Rosario Morra: “Il film racconta di una Napoli bella dove ci sono due parti diverse. Quella del chiattillo e l’altra è quella popolare del Quartiere Sanità che si uniscono e raccontano la storia di una Napoli unica vissuta dagli occhi di due bambini in maniera purissima. La metafora è che tutte le persone nel film cambiano, anche quelle diverse”.
Gigi Esposito: “E’ una favola comica dove cadono tutte le contraddizioni, le differenze sociali e credo che possa essere da insegnamento al giorno d’oggi”.
Made in Sud sbanca non solo in Tv ma anche al cinema. Anche con gli Arteteca con “Vita, cuore e battito”. Qual è il segreto del vostro successo? Rosario Morra: “Anche Ciro Giustiniani è stato protagonista del film “Batman contro Robin”. A parte gli scherzi, noi siamo una palestra, un laboratorio dove possiamo sperimentare anche un linguaggio a livello cinematografico”
Gigi Esposito: “Ciro faceva il ruolo della macchina nel film naturalmente (ride n.d.r.)”.
In questi anni avete fatto tanti personaggi, dagli inviati delle “Iene” al “Gobbo di Notre Dame a Mai dire Martedì, fino a Mastershef. Quale di questi siete più legati artisticamente? Rosario Morra: “Siamo molto legati agli inviati delle Iene, perché è il primo personaggio che abbiamo fatto in Tv. Ci ha fatto approdare a “Marchette”, a seguire Zelig e infine “Colorado”. Ultimamente anche “Gomorra” insomma davvero tutti senza distinzioni particolari“
Gigi Esposito: “Per quanto mi riguarda Tiziano Ferro”.
Ross invece il “mappasone” come nasce, a cosa si ispira? Rosario Morra: “Il “mappasone” nasce dalla parodia che riguarda Masterchef. E’ un modo per dire che noi facciamo spesso dei pasticci e lo sintetizziamo con questo termine del mitico e vero Barbieri”.
Tornando a Made in Sud, uno dei vostri segreti sono i tanti comici bravi e preparati anche fuori dal territorio campano, che ne pensate? Rosario Morra: “In questi c’è stata una sorta di contaminazione, scherziamo ovviamente dal Nord. Quest’anno molti comici vengono dalla Sicilia, dalla Calabria e dall’Australia inferiore (ride n.d.r.) ma molti componenti provengono dal Sud”.
Lunedì 25 Aprile si gioca Roma-Napoli, c’è un messaggio scherzoso nei confronti di Marco Capretti, tifoso romanista d.o.c.? Rosario Morra: “Abbiamo già preparato le patate per quella giornata (ride n.d.r.)”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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