Higuain piange e si stizza, è un sanguigno: un fuoriclasse, sanguigno!

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L’ira di Higuain= avvisaglia di un addio; fragilità caratteriale o, molto più probabilmente, reazione sanguigna a quella che il Pipita riteneva – non a torto – un’ingiustizia. Il tutto condito dalla frustrazione e dalla presa di coscienza che per contendere lo scudetto alla Juve non basta dare il massimo in campo. Si ritorna con la mente a quando il Pipita faceva notizia per il suo nervosismo e non per i gol che collezionava. Cose che quest’anno, a parte la sostituzione di Firenze, non si erano mai viste. Sarà un caso, ma entrambi gli episodi sono venuti dopo una settimana di polemiche. Prima di Firenze le improvvise accuse del patron De Laurentiis, il famoso chilo e mezzo in più, ad Udine tutte le chiacchiere e le reazioni relative al suo contratto.  Ma il Pipita è sanguigno non solo quando si tratta di arrabbiarsi. Le lacrime dopo l’inutile vittoria di Champions contro l’Arsenal. Dopo, per l’eliminazione nel preliminare contro l’Athletic Bilbao, c’è il digiuno di gol, a Palermo, sostituito mentre il Napoli perde, non dà la mano a Zapata ed applaude ironico il pubblico siciliano. Fino al clamoroso episodio di Parma, a maggio. Higuain se la prende con il portiere avversario Mirante, poi praticamente nulla per quasi un anno. Fino alla maledetta domenica di Udine. (Tratto da Il Mattino)

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