ESCLUSIVA – Giancarlo Magrini: “Per il prossimo anno Sarri potrà contare su un calciatore ritrovato. A Udine prevedo un match a senso unico”

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Tra il Torneo di Viareggio e il campionato di serie A, sono stati giorni interessanti dove si sono introdotti diversi argomenti per il presente e per il futuro con molti addetti ai lavori. Ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista all’ex tecnico della Rappresentativa Dilettanti Giancarlo Magrini anche sulla prossima sfida dei partenopei sul campo dell’Udinese.

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Mercoledì c’è stata la finale della Viareggio Cup Juventus-Palermo, vinta dai bianconeri, a suo avviso che gara è stata? “Credo che sia stata una bella partita, gol ed emozione in una sfida che davvero ha divertito tutti. Peccato che nel finale qualche episodio dubbio nelle due aree di rigore ma nel calcio ci sta, però ha vinto la Juventus e di solito chi alza i trofei ha sempre ragione. Il Palermo mi è piaciuta come squadra, non ha mollato fino alla fine e si è dimostrata una compagine davvero tosta con molti elementi interessanti. L’ingenuità nell’occasione del calcio di rigore fa parte dell’inesperienza vista la loro età, però sono certamente anche ben allenati da Bosi che lo conosco dai tempi dell’Equipe Romagna ed ha fatto davvero molta strada”.

Della manifestazione c’è qualche calciatore che l’ha maggiormente impressionato? Sicuramente il cipriota della Juventus Kastanos, Di Massimo, mentre per il Palermo La Gumina e Giuliano, questi quattro ragazzi hanno alzato il livello della Viareggio Cup da 7 a 7,5. Dovessi dare un giudizio sul Torneo direi che è stato bello in certe gare, in altre meno, però ogni sfida ha regalato incertezza e questo ha reso sicuramente la manifestazione davvero allettante per chi l’ha vista dal campo o dalla televisione”.

Passando al Napoli di Sarri, si aspetta che al primo anno il mister dei partenopei portasse la squadra ad essere competitiva per lo scudetto? “Sinceramente no, anzi il merito di Sarri è di aver cambiato il modulo dopo tre giornate e i risultati sono cambiati in maniera positiva. Quest’anno è un campionato davvero incerto ma non sottovaluterei squadre come Roma e Inter che possono inserirsi nella lotta, visto che hanno recuperato gioco e risultati. Sulla carta gli azzurri e la Juventus stanno dimostrando di essere davvero molto forti, ma dovessi dare delle percentuali: 80% alla squadra di Allegri, 15% alla compagine partenopea e un 5% ai giallorossi”.

Della squadra azzurra si parla ovviamente di Higuain che ha fino ad ora siglato 29 reti ma il giocatore con la media voti più alta è Jorginho. Che ne pensa dell’ex Hellas Verona? “Credo che sia un calciatore in enorme ascesa, se uno analizza la scorsa stagione e quella attuale è davvero stato il calciatore che è migliorato davvero tanto. Ad inizio stagione era stato preso Valdifiori proprio perché il regista italo-brasiliano non sembrava una certezza, ma col tempo Sarri ha puntato su di lui è l’ex DEmpoli è andato in panchina. Su Valdifiori vorrei dire che il prossimo anno sarà un altro valore aggiunto della rosa perché avrà conosciuto al meglio la città partenopea. Oltre Jorginho stagione positiva anche di Allan, Insigne ed è tornato ai suoi livelli Hamsik”.

Gabbiadini in questo momento occupa il ruolo di vice-Higuain, fosse nell’attaccante classe ’91 rimarrebbe a Napoli o andrebbe a giocare altrove? “In questi casi è una scelta personale da parte del calciatore, però la mia sensazione è che con tutti questi calciatori in avanti andare a giocare altrove. Non per colpa di Gabbiadini ma perché in avanti ci sono calciatori del calibro di Higuain, Callejon, Mertens e Insigne che stanno davvero giocando molto bene. Se la punta ex Samp dovesse ricevere un’offerta allettante da club che lottano per i primi posti credo che stavolta l’accetterà”.

Domenica il Napoli andrà alla “Dacia Arena” a sfidare l’Udinese di De Canio. Quali potrebbero essere le insidie del match contro i friulani? “I bianconeri dovendo salvarsi giocheranno sicuramente con il coltello fra i denti e con l’avvento del nuovo allenatore sembrano più equilibrati, però in questo momento giocare contro il Napoli non è semplice dal punto di vista tattico. Lo stato di grazia dell’undici di Sarri è un’arma in più che gli avversari non sempre riescono a disinnescare, poi è chiaro che nel calcio tutto può succedere, non è una scienza esatta, ma per non perdere la sfida non dovresti subire tiri in porta e con il Napoli attuale non è sempre possibile perciò prevedo un match a senso unico”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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