Pardo: “Napoli adesso conta solo correre. Insigne può essere cruciale all’Europeo”

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Stamane durante la trasmissione Si Gonfia La Rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC, è intervenuto Pierluigi Pardo, giornalista Mediaset. Ecco quanto riportato da Il Napoli Online:

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“Il Napoli non ha un calendario facilissimo e in queste restanti partite l’obiettivo resta accorciare sulla Juventus. Adesso conta correre e basta, qualunque passo falso può essere decisivo. Devi sperare di vincerle tutte e aspettare un errore dei bianconeri, che hanno due trasferte difficili contro Milan e Fiorentina. Il Napoli, invece, ha una sfida difficilissima, ovvero la trasferta all’Olimpico contro la Roma. Mettiamola così, hanno un calendario che più o meno si equivale. Gli azzurri adesso incontreranno l’Udinese in una sfida per niente semplice. Bisogna stare attenti alle bucce di banana.

Sicuramente se c’è un pezzo del calcio italiano che non è in crisi, è quello degli allenatori. Continuiamo ad esportarne di bravi anche all’estero. Resto dell’idea che, però, il livello del campionato si sia abbassato, accrescendo paurosamente la sproporzione tra piccole e grandi. Il quoziente punti si è alzato e questo significa che le grandi adesso trovano molte meno difficoltà durante la stagione. Se la Juve fa tutti questi punti, per carità merito loro, però, il concetto è proprio questo: i bianconeri non riescono a trovare ostacoli validi sul proprio cammino. 

Se Insigne potrà essere fondamentale per la Nazionale? Quest’anno è uno dei migliori giocatori del campionato e forse anche il miglior italiano del momento. Sta avendo meno attenzione mediatica perché gioca al fianco di un alieno come Higuain. E’ diventato più decisivo, più maturo ed è cresciuto tantissimo. Francamente, è giusto avere speranza e fiducia per questo europeo, dove Insigne potrà essere cruciale per il cammino della Nazionale all’interno della competizione.

Come dopo-Conte sceglierei una figura di carisma, un allenatore che qualunque giocatore consideri come una guida. I vari nomi che stanno spuntando, Del Piero, Cannavaro, Cabrini, ecc, ecc, insomma senza nulla togliere a questi personaggi, ma sconsiglierei loro di far partire la loro carriera di allenatore dalla Nazionale. La panchina dell’Italia è solitamente un punto d’arrivo all’interno della carriera di un grande tecnico. Donadoni e Mazzarri? Sono entrambi ottimi profili: Donadoni è un signor allenatore che è migliorato tantissimo, avendo ottimi risultati con Parma e Bologna; Mazzarri non è da meno, insomma, sarà uscito anche male dall’esperienza dell’Inter, dovuto anche ai suoi difetti di comunicazione, ma non è che dopo di lui le cose siano migliorate tantissimo per i nerazzurri. Non dimentichiamo che alle spalle ha dei grandi risultati ottenuti con Napoli, Sampdoria e Reggina”.

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