“E il Napoli fa 90” – Una città, una squadra ed il cavallo diventa ciuccio!

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90 anni di amore puro, di simbiosi, di passione. Sono questi gli elementi che da sempre uniscono Napoli al Napoli e ciò succede dal 1926. La TGR Campania, in occasione del compleanno azzurro, che cadrà il primo di agosto, ha deciso di ripercorrerle le tappe di questa storia d’amore infinita, ripercorrendola per immagini nella rubrica “E il Napoli fa 90”.  Dal 1904 si “giocava a pallone” dall’ ombra del Vesuvio, ma fu nel 1926 che si decise di dare alla squadra il nome della città. A farlo fu il primo presidente, Giorgio Ascarelli. E adesso, 90 anni dopo, Hamsik ed Higuain possono cantare sotto la curva “oggi come allora difendo la città” perchè Napoli non è come Roma, Torino, Mlano, no. Napoli è una ed è di una squadra. Perchè la squadra rappresenta la città, si sceglie di darle come simbolo quello del Comune, un cavallo, ma, siccome il Napoli, all’inizio, le perde tutte, l’ironia partenopea tramutò quel cavallo in ciuccio, simbolo caro tutt’oggi. Un grande fuoriclasse, Attila Sallusto, fu il primo beniamino dei tifosi,un ragazzo che, essendo di famiglia benestante, rinunciava fersino agli stipendi. “E’ quello, forse l’unico,  che ha amato questa maglia più di tutti“dice il presidente Roberto Fiore.

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