Antonio Careca: “Questo Napoli può vincere lo scudetto perchè non farà calcoli”
Il campione brasiliano: "Al club azzurro consiglio Lucas Lima"
Dopo Maradona anche Careca promette in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, di scendere a Napoli in caso di terzo scudetto. Il campione brasiliano parla anche del duello con la Juventus e anche di mercato sudamericano.
Visto dal Brasile, come finirà questo campionato? “Analizzando il calendario credo che a tre giornate dalla fine si potrà decretare la vincitrice, mi sembra evidente che nelle prossime cinque gare sarà tutto deciso. Le ultime gare non prevedo grosse sorprese come risultati”.
I bomber allora avranno la grossa responsabilità per lo scudetto? “E’ evidente che Higuain è in uno stato di grazia eccezionale. Una stagione davvero incredibile, purtroppo per lui la Juventus non molla di un centimetro e segna molto in quest’ultimo periodo”.
Disse in gennaio che i bianconeri erano i favoriti aveva ragione. “Anche se erano indietro in classifica loro sono sempre una compagine che non molla niente, lottano sempre ed hanno il successo nel loro d.n.a.”.
Questo campionato è davvero meraviglioso che ne pensa? “Sicuramente il migliore degli ultimi anni. Il Napoli rispetto alla Juventus gioca e si diverte, ma per rimanere impressi nella storia devi vincere lo scudetto. Difficile ma non impossibile second me”.
Il Napoli di Sarri ha qualche similitudine con quello del 1989? “Sicuramente si. In quel campionato eravamo ad otto turni dalla fine con due punti da recuperare al Milan e mi ricordo una sconfitta contro la Juventus che risultò decisiva. Quest’anno potrebbe accadere a campi invertiti e fare lo sgambetto alla squadra di Allegri”.
Fu anche l’anno della monetina che colpì Alemao. “Tutti pensarono che quella situazione risultò decisiva per il nostro scudetto, ma io ero convinto che l’avremmo vinto. Fu decisivo il nostro successo a Bologna e la sconfitta a Verona del Milan”.
Il calendario delle due squadre ha lo stesso coefficiente di difficoltà. “Il Napoli sfiderà fuori casa Inter e Roma, la Juventus andrà a Milano e Firenze, perciò dopo quelle partite avremo un quadro preciso della situazione. Anche se le bucce di banana come Empoli e Udinese del prossimo turno non vanno affatto sottovalutate”.
Lei di recente è stato a Napoli… “Si ed ho avuto sensazioni bellissime, direi che è stato fantastico girare per la città e vedere che loro ti trasmettono allegria. Ho provato a camuffarmi ma loro mi hanno subito sgamato (ride n.d.r.)”.
Parlava di allegria, anche lei quando giocava procurava lo stesso effetto. “Eravamo una grande squadra, un gruppo forte e coeso e poi avevamo in campo lui. Giocare al fianco di Maradona è stato un privilegio”.
Napoli è per lei cosa? “Un’emozione unica, quando indossi quella maglia e giochi al San Paolo non puoi non emozionarti, senza contare che vincere lo scudetto a Napoli non è come da altre parti e auguro alla squadra di Sarri di provare queste sensazioni indescrivibili”.
Il suo Napoli e questo sono simili? “Credo che quella squadra era forte perchè era un gruppo unito, io direi che eravamo una famiglia. Chi conosce la squadra partenopea attuale mi dice che è la stessa cosa di allora e credo che questo aspetto sia un enorme vantaggio”.
Qual’è il suo sogno nel cassetto? “Naturalmente di essere di grande aiuto al Napoli per quanto riguarda lo scavare i maggiori talenti del Sudamerica. Incontrai di recente Giuntoli ed ho dato la mia disponibilità, lavorerei pure gratis, girando l’intero Sudamerica”.
Le generazioni attuali spesso hanno accostato Cavani e Higuain a lei, chi le assomiglia di più? “Credo che erano tempi e periodi diversi, credo che i nomi da lei citati sono due grandissimi centravanti, ma se devo dire uno che si avvicina a me direi Cavani, ma il “Pipita” è un mostro”.
Può bastare il bomber argentino per vincere lo scudetto? “Fino ad ora i suoi gol sono stati decisivi per tenere accesa la fiammella per lo scudetto, però io credo che da qui alla fine conterà vincerle tutte e se anche la Juventus dovesse fare altrettanto allora ci dovremo levare tutti il cappello”.
Che nome farebbe come futuro campione dal Brasile? “Io terrei d’occhio a Lucas Lima, lui è un classico numero 10. Lui ha tutto per incantare il calcio europeo, fa tutto e nel modo giusto e in un periodo di transizione in Brasile credo che sia un calciatore di assoluto talento”.
Anche il Napoli ha mezzo Brasile dal punto di vista tecnico. “Allan e Jorginho sono due calciatori davvero straordinari, sono straordinari in una squadra che è un piacere per gli occhi dal punto di vista tecnico”.
Facendo il classico gioco delle percentuali come finirà la stagione agonistica? “Non è semplice, nel senso che il Napoli sicuramente non farà calcoli e giocherà sempre per vincere, così come l’undici di Allegri che punta sempre al bottino pieno. Dopo la giornata dove giocheranno Fiorentina-Juventus e Roma-Napoli, avremo un quadro preciso della situazione. Dovesse succedere a Napoli verrei a festeggiare in città promesso…”.
La Redazione