Avellino-Crotone 0-0, i campani reclamano un rigore
AVELLINO-CROTONE 0-0
AVELLINO (4-3-2-1): Frattali 6; Pisano 6, Jidayi 6, Biraschi 6,5, Visconti 6; D’Angelo 6,5 (30′ st D’Attilio sv), Paghera 6,5, Arini 6,5; Insigne 6, Gavazzi 6,5; Castaldo 6 (30’st Mokulu sv). A disp.: Offredi, Nica, Tavano, Pucino, Joao Silva, Sbaffo, Chiosa. All.: Marcolin 6,5
Falli commessi: 14
Fuorigioco fatti: 1
CROTONE (3-4-3): Cordaz 6; Garcia Tena 6,5 Dos Santos 6 (16’st Cremonesi 6), Ferrari 6,5; Zampano G. 6,5, Paro 6 (15’st Capezzi 6), Salzano 6,5, Modesto 6 (6’st Balasa 6); Di Roberto 6; Palladino 6, Stoian 6. A disp.: Festa, De Giorgio, Torromino, Sabbione, Barberis, Delgado. All.: Juric 6,5
Falli commessi: 15
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo 6
Guardalinee: Chiocci e Margani
Quarto uomo: Rapuano.
AMMONITI: 35’pt Salzano (C) gioco falloso, 44’pt Ferrari (C) gf, 5’st Visconti (A) gf, 20’st Insigne (A) gf, 39’st Balasa (C) gf.
NOTE: pomeriggio primaverile, terreno in buone condizioni. Ripresa giocata sotto i riflettori. Spettatori 7 mila circa, 400 circa provenienti da Crotone. Incasso non comunicato. Rec.: pt 1′ e st 3′. Angoli: 5-4 per l’Avellino. Minuto di raccoglimento in memoria delle vittime di Belgio e Spagna.Il massimo risultato con il minimo sforzo. Il Crotone indenne anche ad Avellino e sempre più vicino alla promozione in Serie A, con un altro bivio insidioso superato e una giornata in meno da giocare prima dell’incredibile traguardo ormai a portata di mano. Per Dario Marcolin, al debutto in panchina al posto di Tesser, silurato clamorosamente in settimana dalla società irpina, un punto prezioso dopo il tentativo in avvio di sorprendere la compagine calabrese non andato a buon fine. I campani, comunque, avvicinano almeno il primo obiettivo stagionale: la salvezza. Un peccato, tuttavia, non aver cercato la vittoria con più convinzione, ma la squadra è apparsa in riserva soprattutto nella ripresa, quando Juric ha badato quasi esclusivamente a difendere il punto con equilibrio massimo e la spinta offensiva dei padroni di casa è stata poco convincente e solo a tratti sostenibile sino a inaridirsi quasi del tutto.
APPROCCIO. Eppure l’Avellino è subito intraprendente in avvio di gara con Castaldo terminale offensivo e Insigne che opera tra le linee in un 4-3-2-1 che tiene correttamente conto dell’avversario. Il Crotone, infatti, è sempre prudente e attento a chiudere gli spazi per evitare brutte sorprese. Ma quando può accelera con Palladino che agita il fronte offensivo facendo salire la squadra e agevolando gli inserimenti di Stoian e Di Roberto, rispettivamente i sostituti di Budimir e Ricci. La replica dei padroni di casa è nell’iniziativa di Gavazzi che irrompe a sinistra al 23′ e crossa al centro per Castaldo. L’attaccante napoletano si esibisce in una sforbiciata acrobatica ma priva di effetti collaterali per gli avversari. Due minuti dopo gli irpini reclamano un calcio di rigore per un tocco di Ferrari in area su cross ravvicinato di Insigne che l’arbitro, vicinissimo all’azione, giudica invece regolare. La squadra di Marcolin spinge, la formazione calabrese controlla e riparte, senza affacciarsi però nell’area campana con convinzione. Una punizione di Paghera sibila di poco alto sulla traversa (36’pt) ed è l’azione che sigilla un primo tempo sostenzialmente bloccato dal punto di vista tattico e con poche emozioni.RIPRESA. Non cambia copione la gara nella ripresa. Crotone guardingo, alla ricerca del possesso palla e Avellino che non trova varchi. Ne indovina uno giusto Arini a sinistra al 20’st dopo un corpo a corpo con due difensori rossoblù: palla al centro e Insigne che fallisce l’impatto con la sfera poi scaraventata a rete con poca convinzione da Paghera appostato appena fuori area. La compagine ospite può passare al 29’con Garcia Tena che conclude a rete ma Biraschi è prontissimo a intercettare la palla destinata probabilmente alla carambola vincente. E’ ancora Gavazzi, il migliore tra i biancoverdi, a provarci dai 30 metri dopo che il nuovo tecnico ha sganciato Mokulu per Castaldo e D’Attilio per D’Angelo nel tentativo di dare consistenza alla spinta offensiva avellinese. Alla fine, invece, poco incisiva per questo Crotone che è un bunker inaccessibile ancora di più dopo la giostra di cambi operata dal tecnico croato a difesa di quel punto che non salva il primato ma conferma il +14 sul terzo posto e blinda la A.
Corriere dello Sport