Mertens: “Entro dalla panchina, ma mi sento un titolare del Napoli. Grazie a tutti per la solidarietà al mio Paese”

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Il pensiero di tutti in questi giorni è stato per i drammatici fatti di Bruxelles. La paura, le scene, l’insicurezza e la sensazione di impotenza hanno pervaso chiunque si sia posto qualche domanda. Napoli, seppur facendo riferimento ad un pallone che rotola è, in questi ultimi anni, molto vicina al popolo belga, perchè tra i suoi idoli in maglia azzurra, c’è un campione belga. Un folletto che con la sua simpatia, la sua solarità ed il suo modo di spaccare le partite quando entra a gara in corso, ha conquistato il pubblico azzurro. Una delle poche volte in cui, un “non titolare fisso”, è osannato ed acclamato allo stesso modo, se non di più, degli 11 “di base”. Dopo gli attentati nel suo paese, Dries Mertens ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media belga. Ecco quanto si legge su CalcioNapoli24: “Tutto quello che mi ha raccontato il mio amico che si trovava all’aeroporto quando è successo l’attentato è stato terribile. C’era sangue e feriti dappertutto. Come è possibile che possa accadere questo in Belgio?! Mercoledì tutti noi della nazionale abbiamo parlato esclusivamente di questa cosa. Spero di cuore che tutti i feriti possano riprendersi bene. Ho ricevuto tanti sms e mail dall’Italia. Li si immagina che qui in Belgio ci sia una vera e propria guerra”. Mertens, poi, ha aggiunto sul Napoli“Cambiare squadra che vince non è mai facile in campionato. Qualche novità l’abbiamo mostrata in Europa League dove siamo stati solo sfortunati contro il Villarreal. Personalmente mi ritengo un giocatore titolare nel Napoli anche quando parto dalla panchina. Ho sentito che Maradona mi ha fatto i complimenti. Avere il suo supporto per me è motivo di grande orgoglio”

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