Attraverso le pagine de “il Mattino” altre parole del regista del Napoli Jorginho sul suo momento personale e sul tecnico Maurizio Sarri.
Cosa significa per lei avere in squadra un calciatore come Higuain? “Gonzalo per noi è fondamentale, lui sente la porta come pochi, le sue conclusioni sono pazzesche e davanti alla porta non sbaglia. In campo è devastante e in allenamento è la stessa cosa”.
In questo momento è il regista che ha nei passaggi il pezzo forte ed è tra i migliori in campo europeo. In un anno è cambiato tutto? “Giocavo in una posizione diversa la passata stagione, ovviamente ero penalizzato, però ho preso il buono anche dall’esperienza negativa. Con il centrocampo a 3 è più facile andare la raddoppio, chiudere la linea di passaggio e fare interdizione. Non sono un calciatore che gioca di potenza non è una mia dote, ma sto cercando di adattarmi alla situazione”.
Il merito è di Sarri, cos’ha fatto di speciale secondo lei? “Il mister ha portato le sue idee e noi sin dal primo giorno ci siamo applicati per impararle alla lettera”.
Lui parla di sogno, lei ci crede? “Naturalmente si, stiamo dando tutto noi stessi per poterlo vincere, stiamo disputando un campionato eccezionale. Se mi avessero detto che a nove turni dalla fine si stava a tre punti dal primato, ci avremmo messo tutti una firma”.
Ritornando a lei, la sua miglior partita stagionale? “Domenica scorsa a Palermo,. ho verticalizzato davvero tanto ed ho creato diverse imbucate, mi sono piaciuto tanto”.
Si può dire che Sarri che è il miglior tecnico avuto in carriera? “Se sono arrivato a questo punto della mia carriera lo devo a lui”.
Oltre lo scudetto anche la Nazionale, due sogni possibili? “Si. L’Italia come stile di gioco e per tutto quello che questo paese che ha fatto per me è la cosa giusta”.
La Redazione