Viareggio Cup: un nuovo talento è Castrovilli, bomber ballerino tra Verratti e Kakà
L’interno in prestito dal Bari salva la Fiorentina. Dopo la danza ha scelto il calcio: e ora è nel mirino della Juve
L’ attesa era tutta per i colpi internazionali offensivi della Fiorentina. Per la prima volta la Primavera viola schierava insieme dall’inizio lo statunitense Joshua Perez e il coreano Song Choe. C’era curiosità soprattutto di capire le qualità di Choe, arrivato a Firenze da qualche settimana, dopo il debutto in campionato contro l’Entella, nell’ultima gara prima del Viareggio: pochi minuti senza lasciare traccia. Ti aspetti il guizzo delle stelline straniere, e invece a salire in cattedra e a regalare il pari alla Fiorentina ci pensa l’ultimo arrivato, Gaetano Castrovilli, in prestito alla Viola dal Bari solo per il torneo di Viareggio. Il regolamento lo consente, ma per i più maliziosi potrebbe essere un modo per vedere più da vicino questo talento, magari per acquistarlo in estate. Su Castrovilli c’è da tempo la Juve. Ma il presente è tutto viola, specie dopo il gol di ieri, che ha evidenziato le ottime qualità di base del centrocampista di Minervino Murge, quasi 100 km da Bari, che prima di cominciare col calcio, faceva il ballerino. Forse è anche per questo che ha un’ottima coordinazione, gambe robuste e spalle molto larghe. I sacrifici della famiglia sono stati fondamentali per aiutarlo ad emergere. Duecento chilometri per ogni allenamento sono un grosso peso per una famiglia modesta. Ma l’esplosione di Gaetano premia gli sforzi dei suoi. GIOIA Lo scorso anno col Bari Primavera è arrivato alle finali scudetto, conquistandosi anche l’opportunità di debuttare in B, in trasferta contro lo Spezia. In molti lo paragonano a Verratti, ma lui ci va cauto: «E’ difficile se non impossibile arrivare a quei livelli, ma voglio crescere il più possibile», ammette Castrovilli, che poi svela: «Il mio idolo è sempre stato Kakà. Da piccolo non mi perdevo una sua partita e anche oggi cerco di seguirlo anche se è negli Stati Uniti». Del debutto con la Fiorentina ha stupito la personalità, quasi che fosse in viola da sempre: «Per me è un onore giocare per la Fiorentina un torneo così prestigioso e li ringrazio per questa chance. Il mio futuro? Penso a giocare, il resto dovete chiederlo alle società». Intanto l’inserimento nella nuova realtà è stato reso più facile dall’amicizia con capitan Bangu: «Dividiamo la stanza, ci troviamo bene insieme. Poi come giocatore è straordinario, ha una visione di gioco pazzesca». Umile, deciso, emozionato. Buoni ingredienti per diventare grande. Fonte: gasport