Salernitana, ecco il punto debole dei granata
Quattordici gol subiti in sette partite (quelle della gestione Menichini), troppi per una squadra che vuole salvarsi. La media di due gol al passivo è superiore alla media fatta registrare dalla Salernitana durante la gestione Torrente, che è stata di 1,3. Ma soprattutto è nettamente superiore alla media della Salernitana di Menichini che vinse il campionato di Lega Pro lo scorso anno: trentuno gol subiti (seconda miglior difesa del campionato) in 38 partite per una media di 0,8. E’ evidente che qualcosa sotto questo aspetto il tecnico di Ponsacco dovrà fare. Se è vero, infatti, che le tante occasioni sprecate contro la Virtus Lanciano hanno evidenziato un problema di concretezza offensiva, è altrettanto vero che gli abruzzesi hanno beneficiato delle consuete disattenzioni della difesa granata. Con quarantasette gol subiti la Salernitana ha la seconda peggiore difesa del torneo cadetto, alla pari dell’Ascoli e meglio soltanto di quella del Como. Se, infatti, la capacità realizzativa è più o meno in linea con quella delle dirette concorrenti per la salvezza (trentatré gol realizzati), la tenuta difensiva è assolutamente deficitaria. E il cambio tecnico non ha dato i frutti sperati in tal senso.
CAUSE. Eppure sulla carta, nelle due sessioni di calciomercato, la Salernitana ha attrezzato una linea difensiva importante: Ceccarelli e Colombo a destra, Schiavi, Tuia, Empereur, Bernardini e Bagadur al centro, Franco e Rossi sulla sinistra. A gennaio è partito Lanzaro, protagonista lo scorso anno di un campionato strepitoso. Grande incidenza hanno avuto sicuramente gli infortuni: Tuia la scorsa estate, poi Schiavi, poi lo stesso Lanzaro, poi Bernardini appena arrivato. L’hanno chiamata la maledizione dei centrali. In quella fase (in panchina c’era Torrente) la Salernitana ha perso punti importanti, che ora pesano come macigni. Ma in tempi recenti la storia non è cambiata: prima Rossi, poi Ceccarelli, infine Colombo si sono infortunati, creando non pochi problemi anche a Leonardo Menichini. Empereur prima e Bagadur poi hanno trovato spazio in una squadra che sperava di poter avere un reparto difensivo solido, ma che di fatto non ha mai potuto schierare la migliore retroguardia:
Tuia è rientrato da pochissimo, Schiavi, che ieri ha compiuto trent’anni, è ancora al palo. Cattiva sorte o sottovalutazione delle assenze? Nei fatti è accaduto anche che Menichini abbia schierato Pestrin in difesa, subendo quattro gol a Terni.
PORTIERI. Ma i punti la Salernitana li ha persi anche per errori commessi dai due portieri. E qui la gestione di Torrente, per sua stessa ammissione, non è stata affatto efficace in avvio di stagione. Il tecnico cetarese ha alternato Strakosha e Terracciano considerandoli quasi giocatori di campo, ma questo criterio di scelta non ha pagato. Da tempo, ormai, Terracciano è il numero uno della Salernitana, ma anche in questo caso i punti persi per strada all’inizio potrebbero costare cari.
NOTIZIARIO.Ieri, intanto, i granata hanno sostenuto due allenamenti. In mattinata, al campo Volpe, nella seduta pomeridiana al campo “Mary Rosy”. Oikonomidis e Donnarumma (affaticamento muscolare all’adduttore sinistro) hanno svolto un lavoro atletico specifico. Colombo e Coda (tendinite al ginocchio sinistro) si sono sottoposti a seduta fisioterapica. A Perugia rientrerà Zito.
Corriere dello Sport