Il punto della situazione – di Riccardo Muni: “Napoli di nuovo corsaro”
Gli azzurri tornano ad essere corsari, dopo due trasferte (allo Stadium e al Franchi) in cui la squadra di Sarri aveva racimolato appena un punto. In casa del Palermo, fresco di cambio in panchina con l’ex Novellino chiamato a scongiurare lo spauracchio retrocessione alla squadra rosanero, il Napoli torna al successo lontano dal catino di Fuorigrotta e si mantiene in scia della Juve. Come in un copione che si rispetti, ci pensa ancora lui, Gonzalo Higuaìn (salito a 27 gol in 29 partite!) a realizzare dal dischetto il gol da tre punti. Torino chiama e Napoli risponde, avrebbe esclamato Luigi Necco, con un bellissimo amarcord che rimanda a fine anni ottanta e gli azzurri rispondono con un successo al tentativo di fuga dei bianconeri. Non sono mancate le polemiche per il rigore assegnato al Napoli dall’arbitro Rocchi, nonostante le moviole più accreditate abbiano sancito la correttezza della decisione presa dal fischietto di Firenze. Chi vede un duplice intervento falloso, chi addirittura tre, ma la certezza che il rigore sia sacrosanto è un punto fermo. In tutta onestà, le polemiche per il rigore assegnato, sono state scatenate dagli organi di stampa e dalla tifoseria della squadra prima in classifica, piuttosto che dall’ambiente del Palermo che, con molta sportività, ha accettato l’esito della partita. Il Napoli vince di misura, mantiene inalterato il distacco dalla Juve capolista, mentre la Roma rimane alla distanza di sicurezza di cinque punti. Con la vittoria di domenica sera, il Napoli blinda la prossima Champions con un distacco a doppia cifra dalle quarte, Inter e Fiorentina, lontane dieci punti. Era importante tornare al successo esterno per confermare la propria forza e per dare continuità al successo casalingo ottenuto con il Chievo e, per questo, bisogna essere ottimisti ed essere contenti. Così come è giusto sottolineare il fatto che la porta di Reina è rimasta imbattuta, a conferma di una tenuta difensiva di tutto rispetto. Il portiere spagnolo, nell’arco dei novanta minuti, è stato chiamato in causa in una sola circostanza e non va aggiunto altro. Il successo di misura male rappresenta il dominio della squadra di Sarri che è stato assoluto; numeri e statistiche della partita, che quest’anno vanno molto di moda, non lasciano dubbi in tal senso. Difatti, il risultato sarebbe potuto essere ben più rotondo e netto se solo gli azzurri non si fossero fermati a rimirarsi e non si fossero compiaciuti troppo. In alcuni frangenti si è difettato in cazzimma sotto porta, una componente necessaria per chiudere presto le partite ed evitare possibili affanni nei minuti finali. Segnali incoraggianti sono arrivati da quegli azzurri apparsi affaticati a fine febbraio che hanno rifiatato nella sfida precedente. In particolare, Allan e Hamsik sembrano aver smaltito le fatiche di fine inverno e a Palermo hanno giocato su ottimi livelli. Chi ne ha beneficiato è senza dubbio Jorginho che viene indicato come il miglior regista del nostro campionato: idee, giro palla e verticalizzazioni in grado di accendere il tridente partenopeo e di mandare in crisi la difesa avversaria. In generale è tutta la squadra che sembra essere definitivamente uscita dal torpore di fine febbraio, tornando a vincere e divertirsi e chissà che il sogno, come si divertono a chiamarlo a Castelvolturno, non si trasformi in una meravigliosa realtà.
Riccardo Muni