Alla faccia dei gufi e delle voci frettolose: Nicola Romaniello ha diretto regolarmente il primo allenamento della settimana. Il tecnico resta al suo posto. Smentite le voci relative a un sicuro esonero dell’allenatore dopo il ko di notevoli proporzioni rimediato a Benevento. Il bailamme di voci ha caratterizzato la giornata di lunedì, non ha visto protagonista la società assorta nelle sue attente e necessarie valutazioni. «Sfasciare tutto ora non avrebbe avuto senso. Bisogna restare calmi e pensare alle prossime partite che potrebbero rimetterci in corsa per qualcosa di importante». Dopo la di scia di polemiche seguita al pesante 6-0 di Benevento, il presidente Pasquale Corvino ha voluto fare chiarezza convocando una conferenza stampa nel corso della quale ha spiegato: «A caldo si pensa tante cose, si rischia di agire in modo impulsivo mentre occorre, invece, riflettere con grande attenzione, senza lasciartsi condizionare dalla passione che è tipica dei tifosi. In casi come questi, mandare via l’allenatore oppure alcuni calciatori, è la soluzione più facile, ma abbiamo ancora un campionato davanti a noi e ci sono sfide che riteniamo alla portata della nostra squadra che non può essere divenuta scarsa improvvisamente. Abbiamo tutti il dovere di metterci la faccia, a cominciare dai calciatori che devono assumersi le proprie responsabilità, andare in campo a Martina e dare un segnale forte. Parlare alla squadra? E cosa dovrei dire ai calciatori dopo un 6-0? A Benevento mi sono sentito profondamente umiliato, sia da presidente che da casertano. Sono dispiaciuto soprattutto per quei mille tifosi che hanno seguito e sostenuto la Casertana. Non meritavano tutto questo. Ora dobbiamo soltanto pensare a fare parlare il campo. Siamo a quattro punti dalla prima classificata, in piena zona playoff: insomma abbiamo ancora la possibilità di rimediare ai nostri errori. Da questo momento, però, si cambia radicalmente registro. Non sono ammesse distrazioni di alcun genere».
Corvino chiude anche la questione relativa alle sue dimissioni, paventate subito dopo il derby: «Non ho mai avuto alcun tipo di attrito con Giovanni Lombardi. Ne abbiamo parlato nelle scorse ore e mi ha detto che un mio addio avrebbe creato non pochi problemi. Per questo motivo ho deciso di continuare, per il bene della squadra e della città. Il bilancio si traccia a fine stagione». Al termine della conferenza stampa, la squadra ha fatto il suo ingresso in campo allo stadio ‘Pinto’. Sugli spalti tanti tifosi che non hanno mancato di manifestare rabbiosamente il comprensibile malcontento. Tutti nel mirino, nessuno escluso. La seduta si è svolta sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine, allertate dopo l’accesa contestazione della scorsa domenica. Non hanno preso parte all’allenamento Mancosu e Murolo per affaticamento muscolare, entrambi presenti a bordocampo. I giocatori si ritroveranno oggi pomeriggio sul sintetico di Marcianise per preparare nel dettaglio la sfida di Martina. Una gara nella quale bisognerà fare attenzione alla voglia di riscatto dei tanti ex presenti nelle fila dei pugliesi. Il gol di Karamoko Cissè con esultanza annessa della scorsa domenica, insegna che non c’è cosa più pericolosa del guizzo di chi ha vestito in tuoi colori appena qualche mese prima.
Corriere dello Sport