E’ come era una volta: squadra che vince non si cambia!
Reina e Callejon, Hamsik e Higuain: quelli che potrebbero portare il Napoli foino in fondo. Sono loro i fedelissimi, quelli che ci sono stati di più. In realtà ci sarebbe anche Albiol, fermato dal giudice sportivo. Altro che turnover, quello nel Napoli non esiste da un pezzo. E anche a Palermo sarà così. Con Sarri il concetto è chiaro: ci sono i titolari, e poi gli altri. Chi vuole giocare e rovesciare le gerarchie, sgomiti. Tra l’undicesimo giocatore più impiegato da Sarri in campionato, ovvero Insigne, e il primo delle riserve, ovvero Mertens, passano circa 1.200 minuti di differenza. Recitare la formazione del Napoli oggi è come dire una filastrocca, come accadeva in passato. A Palermo scenderà in campo per la 17esima volta lo stesso undici. Un record, tra le big in serie A. Reina non ha perso neppure un minuto: come lui solo Karnezis, Viviano, Skorupski. Tutti portieri. Poi c’è Albiol, che ha saltato solo una gara, per squalifica, contro il Chievo. Tra i primi 18 stakanovisti della serie A, ben 5 siano giocatori del Napoli I pretoriani di Sarri non conoscono pause. La svolta di Sarri a partire dalla quarta giornata: Napoli-Lazio 5-0. Gli invincibili di Sarri, da quel momento, non hanno saltato una delle gare chiavi, nessuna rotazione, e così sarà pure con il Palermo. Con Sarri il turnover non paga: giocheranno gli stessi uomini e con lo stesso schieramento tecnico. (Tratto da Il Mattino)