A Modena Floro Flores, fu “costretto” ad andar via
Col Sassuolo la definitiva maturità umana e calcistica, intervallata dai siparietti comici col fraterno amico, Paolo Cannavaro. Si parlava il dialetto stretto negli spogliatoi del “Mapei stadium” ma parlava poco il campo, sempre più lontano dai piedi di Floro, affondati nel gelido cemento della panchina. Un rapporto di odioamore con Di Francesco e la decisione di andar via, per provare a giocare con maggiore continuità. La tranquillità e la serietà del Chievo per non perdere contatto con la realtà esclusivamente calcistica, lontana dai riflettori e da mille altre distrazioni. Fonte: Il Roma