Forse non era Insigne il diretto destinatario della “paura” di sabato sera
Proseguono le indagini sulla rapina che sabato sera in Viale Gramsci ha subìto Lorenzo Insigne e la moglie Genny Darone. Stamattina, stando a quanto riporta l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, dovranno essere sentiti in procura, perchè fondamentalmente i pm vogliono capire se si è trattato semplicemente di una rapina o c’è dell’altro dietro, ad esempio un’intimidazione al presidente De Laurentiis. Ad avallare questa ipotesi le parole del pentito Salvatore Russomagno quando ci fu il processo per lo scippo a Behrami: “Le rapine ai danni dei giocatori del Napoli sono punitive avvengono quando un calciatore gioca male, oppure non si presenta presso i circoli sportivi, oppure parla male dei tifosi”. Russogmagno in quel caso voleva scagionare un amico imputato per lo scippo, Raffaele Guerriero, che però Behrami riconobbe in aula come autore del furto.