Reina parla e il Napoli ascolta. Tredici finali per dimenticare Torino

Il Napoli deve rispondere alle parole del suo leader

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Dopo la gara contro la Juventus, secondo la Gazzetta dello Sport, chi ha visto Reina era di pessimo umore, non proliferava parola ma era evidente che non ha digerito la beffa firmata Zaza nel finale di partita. Il giorno dopo però ha rimesso i guanti da portiere ed ha arringato la squadra con discorsi da leader. Tutti, Sarri compreso, hanno ascoltato le sue parole, di un uomo, prima che di un estremo difensore, perchè da adesso ci sono 13 finali. “Adesso dobbiamo dimostrare di essere una squadra, dimentichiamo il passato, ci sono ancora due mesi intensi e non dobbiamo mollare nulla”. Reina ha giocato tra l’altro nel Villarreal, più 130 presenze nel “sottomarino giallo” che sono fruttati anche una qualificazione in Champions League, perciò gara che è molto sentita. Domani potrebbe essere il capitano nel caso che Maggio e Hamsik dovessero andare in panchina. Un leader con la fascia sarebbe un doppio premio per Pepe che da adesso in poi vuole solo risposte e niente più.

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La Redazione

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