Un Gianni Francini che parla al plurale: “Adesso bisogna lavorare sugli errori, basta un pari e siamo di nuovo avanti”

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Qualcuno ci è riuscito. Qualcuno ha vinto dopo un contro-sorpasso e quel qualcuno, addosso, aveva la maglia azzurra. E’ la storia del secondo scudetto partenopeo e Giovanni Francini c’era…

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Ko condiziona morale o classifica? «Non darei troppa importanza ai tre punti persi, la Juventus ha soltanto rimesso in piedi un campionato che rischiava di perdere già sabato. Adesso le due formazioni sono sullo stesso livello, un punto di differenza è niente, roba insignificante. Loro saranno più carichi adesso ma basta un pareggio per riportarci avanti». 

Cosa fare per potersi rialzare?«Prima cosa: guardarsi in faccia nell’analizzare la gara di Torino e non nascondersi dietro l’alibi della sfortuna. Seconda cosa: riconoscere gli errori e lavorare intensamente per cancellarli. Infine preparare con la solita serenità e fiducia le partite che verranno, consapevoli che un bonus è stato sprecato e che non si dovrà più sbagliare».

Per chi è più favorevole il calendario? :«In teoria siamo messi peggio dei bianconeri. Ma il discorso da fare è di natura tattica: siamo convinti che sia uno svantaggio affrontare avversari con determinate caratteristiche in casa loro? La prova è arrivata dalla gara con la Juventus: si è arroccata in difesa, accontentandosi del pareggio pur di non concedere spazio al Napoli. Lasciamo perdere come è finita perché solo un colpo di sfortuna ha fatto la differenza indirizzando i tre punti verso Torino. Io penso che Fiorentina, Inter e Roma non si limiteranno ad annullare il Napoli e questo alla lunga sarà un vantaggio per Sarri».

Tratto da Il Mattino

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