Trapattoni: “Sarri ed Allegri preparano il nostro “clasico”, non è possibile che dormano la notte”
Negli anni in cui era seduto sulla panchina della Juventus, Giovanni Trapattoni, di sfide tra azzurri e bianconeri ne ha viste tante, sempre emozionanti, sempre particolari. Questa del 13 febbraio, si presenta come gara “quasi decisiva”, soprattutto dal punto di vista psicologico, ed è diventata, secondo l’ex tecnico della”signora” la nostra Barcellona-Real Madrid…
È la gara che decide lo scudetto? «Ma no, però se il Napoli dovesse vincere darebbe una bella botta alle speranze bianconere. Non sarebbe una questione di distacco, perché cinque punti non sono nulla, ma gli azzurri diventerebbe imbattibili nella testa. Si convincerebbero che è davvero l’anno giusto. E nessuno li fermerebbe più».
Vincere a Torino non è mai stato semplice? «Credo che sarà una partita molto gelida di emozioni, dove le attenzioni maniacali dei due allenatori porteranno come conseguenza a vedere pochissimi gol».
Dice? «Mi immagino già la settimana di Allegri e Sarri: lì a vedere e rivedere i movimenti degli avversari su calci piazzati, lo studio delle contromosse, le tattiche per aggirare i rivali… ah io prima di una gara del genere non dormivo una settimana intera».
Faranno lo stesso pure Allegri e Sarri? «Se chiudono occhio vado da loro a farmi spiegare come si fa. Perché sabato tutti vedranno la partita, e loro hanno anche la responsabilità di mostrare all’Europa intera che tanto fa la snob quando guarda il nostro calcio, lo spettacolo che siamo in grado di offrire».
Bella responsabilità, non trova? «Beh, io le vedo le partite estere: anche le big fanno tanti di quegli svarioni tattici… andassero a lezione da Sarri. Uno che abbina la metodicità del lavoro difensivo al gioco spumeggiante in attacco».
In Juve-Napoli ci sono due filosofie: ovvero, meglio subire meno gol o farne più degli altri? «Boniperti che prima di essere stato il presidente della Juve, è stato l’attaccante italiano più forte di tutti, diceva: “giochiamo per vincere, però dopo che abbiamo fatto gol, meglio che ci mettiamo lì a difenderlo”»
Quali le caratteristiche di Juve e Napoli? «Quando tutto funziona la squadra di Sarri è bella, imprevedibile. E sviluppa un calcio corale come pochi in Europa. Nella Juventus la prerogativa è la cattiveria agonistica: ha nel Dna la vittoria. E non è una cosa di poco conto per vincere i campionati»
Con Allegri e Sarri è il riscatto della scuola italiana? «In modo diverso sono riusciti nello stesso intento: sono arrivati tra lo scetticismo dell’ambiente, facendo i pungiball. Ma piano piano tutti sono andati dietro di loro, riuscendo a saldare giorno dopo giorno due gruppi fantastici».
Tratto da Il Mattino