Salernitana, c’è tanto lavoro per Menichini
Undici espulsioni e settantotto ammonizioni, comprese quelle che hanno portato ad un’espulsione: la Salernitana è la squadra più indisciplinata tra serie A e serie B. Secondo transfermarkt.it, attribuendo dei valori specifici ad ammonizioni, espulsioni dirette ed a quelle dovute a somma di ammonizioni, il club granata raggiunge, dopo venticinque giornate, 108 punti, il dato più alto del
torneo cadetto. L’Ascoli è secondo con 100 punti, totalizzando più ammonizioni, ma meno espulsioni. Ma neppure in A ci sono club con dati più negativi dal punto di vista disciplinare. Atalanta ed Udinese, che sono le squadre più indisciplinate, hanno valori decisamente inferiori a quelli della Salernitana. Un record negativo che in parte spiega la posizione in classifica dei granata. Le ultime due espulsioni (Zito ed Empereur), subite contro il Pescara, confermano un trend assolutamente imbarazzante, certo incompatibile con l’obiettivo salvezza della squadra di Menichini. Per undici volte in campionato, quindi, la Salernitana ha giocato in inferiorità numerica. Senza dimenticare i risvolti disciplinari sulla partita successiva. Oltre a Zito ed Empereur, espulsi contro il Pescara, hanno subito la stessa sorte il capitano Pestrin (a Chiavari contro l’Entella ed a Como), Schiavi (a Pescara), Moro (a Brescia), Trevisan (contro la Ternana a Salerno), Franco (a Crotone), Sciaudone e Rossi (espulsi all’Arechi contro il Cagliari) e Gabionetta (a La Spezia). Molte volte la Salernitana ha puntato l’indice contro gli arbitri, accusandoli di eccessivo rigore o evidenziando veri e propri torti subiti. Ma i numeri sono così alti che o si tratta di una vera e propria persecuzione o forse, come in realtà è, alle sviste arbitrali (soprattutto riferibili alle ammonizioni) si affianca l’eccessiva animosità dei calciatori. Una scarsa tranquillità evidenziatasi anche contro il Pescara. Il fallo di Zito su Memushaj ne è la conferma. Peraltro se si valuta anche la Coppa Italia, le espulsioni salgono a dodici (bisogna aggiungere quella di Eusepi a La Spezia) e le ammonizioni ad ottantadue. Troppe.
SERENITA’. E mentre Lotito lancia messaggi neanche tanto criptici («Diciamo che c’è grande attenzione nei confronti delle mie squadre», ha detto il co-patron della Salernitana subito dopo la partita col Pescara), l’obiettivo di Menichini è quello di trasmettere maggiore serenità al gruppo. Agonismo non vuol dire ansia o scarsa lucidità. Nella situazione di classifica in cui si trova la squadra granata, con un calendario che propone impegni difficili (sabato a Terni, poi in casa col Crotone e successivamente la trasferta a Trapani), è necessario invertire radicalmente il trend disciplinare. E’ ovviamente una questione di testa ma anche di gambe, dal momento che molti falli si commettono se la condizione non è quella ottimale. Testa e gambe sono i due aspetti su cui Menichini intende lavorare. Non a caso il tecnico di Ponsacco ha portato con sé un nuovo preparatore atletico. Sabato prossimo a Terni mancheranno Zito ed Empereur, mentre rientrerà Gabionetta. Da valutare le condizioni di Odjer, che contro il Pescara ha lasciato il campo nella ripresa a causa di un fastidio muscolare. Al centro della difesa, in attesa del rientro di Schiavi e Tuia, potrebbe toccare al giovane croato Bagadur, in prestito dalla Fiorentina. Ma c’è anche l’ipotesi Ceccarelli, con Colombo a destra.Corriere dello Sport