Il pressing che fa da collante ad un Napoli che sa rimanere corto e con il pensiero sulla palla ogni attimo dei novanta minuti. E’ “tutta qui” Lazio – Napoli che fa da sfondo ad una vittoria legittimata e mai messa in discussione. Una Lazio che affronta il Napoli a campo aperto. L’intenzione c’è sulla carta ma non è seguita da una didattica che manda in bambola la Lazio che non riesce mai a trovare i tempi giusti del pressing e consegna di fatto la partita al Napoli fin da subito. Agevole per gli azzurri costruire il gioco e prendere metri su metri alle spalle di una Lazio che corre senza coprire la palla con i difensori che rimangono da soli con se stessi e contro la corazzata Napoli che spinge sugli esterni con il ritmo giusto. Insigne e Callejon autori dell’ennesima partita fatta di tecnica abbinata al collettivo e di fatica abbinata all’intelligenza tattica. La fatica è sterile se non è accompagnata dalla disciplina tattica cosi Callejon a destra ed Insigne a sinistra di sdoppiano in fase di non possesso seguendo l’uomo di turno fino all’area di rigore accompagnando con estrema efficacia la fase difensiva che regge benissimo con i “nuovi” Strinic e Maggio. Soprattutto il primo non fa rimpiangere Ghoulam e ben si comporta anche Maggio che alla lunga non sbaglia niente e si conferma cosi la tenuta difensiva di una squadra che non subisce, gioca a calcio e segna. Si conferma primo il Napoli fin troppo organizzato a dispetto di una Lazio che mai è capace di entrare in partita e corre spesso a vuoto. La Juve appena due punti dietro vince e segue a ruota , l’impressione è quella di un Napoli leggermente avanti nella condizione fisica soprattutto in alcuni uomini, Callejon ed Insigne su tutti. Il Carpi chiede udienza in attesa della partitissima di Torino. Niente paura, è il solito Napoli che siamo abituati ad ammirare ogni domenica. Testa altissima ed idee chiare sono il marchio di fabbrica della squadra targata Sarri.
A cura di Luca Altomare