ESCLUSIVA – Pompilio Cusano (all. Sessana): “L’obiettivo della squadra è centrare i play-off di categoria. Grassi? Col tempo farà il percorso di Marek Hamsik”
Tra Napoli e settore giovanile visto dal mister della Sessana
La stagione positiva del Napoli, lotta per i primissimi posti alla pari con le migliori della serie A non ha lasciato indifferenti gli addetti ai lavori, al di là delle varie categorie. Tra i vari personaggi anche l’attuale tecnico della Sessana Pompilio Cusano, ex del club azzurro lo ha ribadito ai microfoni de “ilnapolionline.com” anche sul mercato partenopeo nonché un bilancio anche sul vivaio.
Facendo un primo bilancio di stagione della Berretti Aversa Normanna, cosa si può dire della compagine campana? “Fino ad ora la squadra sta ottenendo degli ottimi risultati e i meriti vanno al direttore Orabona senza dimenticare il presidente Spezzaferri. Il primo ha dimostrato di saper scegliere in maniere competente i calciatori giusti, giovani e adatti alla categoria e somno convinto che molti di questi ragazzi ne troveremo molti in categoria superiore. Un altro aspetto da non sottovalutare è che il signor Orabona ha fatto un ottimo lavoro in passato dando risalto al settore giovanile dell’Aversa Normanna. Ragazzi come Calvanese, Del Prete, Marzano stanno dando grande apporto alla causa granata”.
Rimanendo alla categoria Berretti come giudichi il lavoro del tuo collega Nicola Liguori alla Juve Stabia che in passato ha lavorato nel Napoli? “Nicola sta disputando un buon campionato, non bisogna dimenticare che era alla sua prima esperienza post Napoli e vista la lunga esperienza accumulata nell’ambiente azzurro si sta confermando a Castellammare. Anche io sto cercando di dare il massimo all’Aversa Normanna, il nostro obiettivo sono i play-off e mi auguro che Liguori possa centrare questo importante traguardo”.
Passando al settore giovanile del Napoli, se si esclude la Primavera che non si sta ripetendo come la passate stagioni, le altre squadre del vivaio si stanno mettendo in evidenza. Cosa ne pensi? “Devo essere sincero fino ad ora stanno conseguendo dei risultati importantissimi . Molti di noi addetti ai lavori, sapevamo che la Primavera avrebbe avuto un anno di transizione, quindi non poteva ripetere le stagioni passate. Sulle altre categorie c’è da dire che sotto l’occhio attento del responsabile Gianluca Grava i risultati sono degni di nota. Allievi Nazionali e Giovanissimi sono ai primissimi posti in classifica. Io che ho lavorato nell’ambiente per moltissimi anni sono contento del rendimento di questi ragazzi e mi auguro di vederli un giorno molti di loro in serie A. Senza fare nomi ci sono nelle varie categorie dei prospetti davvero interessanti e confermo il lavoro eccellente che sta svolgendo nel club partenopeo Gianluca Grava”.
Il Napoli di Maurizio Sarri dopo il successo con la Lazio, conferma il primo posto in classifica solitario. Chi è a tuo avviso l’artefice di questo ottima stagione della squadra partenopea? “Io credo che l’artefice di tutto è sempre il presidente Aurelio De Laurentiis, perché ha creduto sin da subito nell’uomo giusto. Sarri per tutti gli allenatori è considerato un maestro, un punto di riferimento importante, visto il percorso che ha fatto fino ad ora e per la sua grande applicazione che mette in campo. Sei mesi fa andai a Coverciano e già in quella circostanza il tecnico partenopeo era già considerato un innovatore e al tempo stesso un esempio da seguire. Il mio auspicio ovviamente è che rimanga a Napoli il più a lungo possibile”.
Nel club azzurro il lavoro di Giuntoli è fino ad ora positivo e per il futuro ha opzionato molti giovani interessanti, compreso Grassi. E’ a tuo avviso questa la strada per restare al passo della Juventus? “Anche l’attuale d.s. del Napoli è una persona molto seria, ebbi la fortuna di conoscerlo durante un convegno all’Università di Napoli e come Sarri ha fatto tanta gavetta per arrivare alla massima serie. Serietà e abnegazione lo hanno reso una persona esemplare agli occhi degli addetti ai lavori. Giuntoli segue spesso da vicino le dinamiche della squadra insomma tutto perfetto. Grassi? Non lo conosco personalmente se non per qualche partita vista quest’anno, credo che sia un ottimo prospetto e credo che conoscendo la filosofia del club azzurro, lui possa col tempo dare lo stesso apporto di Marek Hamsik e credo che il centrocampista classe ’95 sia adatto per le esigenze della società di Aurelio De Laurentiis”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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