Lega Pro, la Casertana si fa raggiungere dal Lecce

0

Casertana-Lecce 1-1

Factory della Comunicazione

CASERTANA (3-5-2): Gragnaniello 6; Idda 5,5 Rainone 6 Murolo 6; Mangiacasale 6 (47′ st Giannone sv) Matute 5,5 Capodaglio 6 (23′ pt Marano 5,5) Mancosu 6 Tito 5,5; De Angelis 7 (29′ st Alfageme 6) Jefferson 6,5. A disp.: Maiellaro, Potenza, Bonifazi, Finizio, Pezzella, Varsi, De Marco, Negro, De Filippo. All.: Romaniello.
LECCE (3-4-3): Perucchini 6; Freddi 6 Cosenza 5,5 Abruzzese 5,5; Lepore 6,5 Papini 6 Salvi 6 Legittimo 6; Doumbia 6 (54′ st Sowe sv) Moscardelli 6 (37′ st Caturano sv) Surraco 7 (57′ st Lo Sicco sv). A disp.: Bleve, Liviero, Camisa, Lo Sicco, De Feudis, Vecsei, Curiale, Beduschi. All.: Braglia.
Arbitro: Paolini di Ascoli Piceno.
Guardalinee: Orlando e Meozzi.
Marcatori: 11′ pt De Angelis (C), 13′ st Surraco (L).
Ammoniti:Murolo (C), Lepore (L), Idda (C).
Note: gara sospesa per 9′ a causa dell’infortunio al guardalinee Meozzi. Gli assistenti sono stati sostituiti da dirigenti di entrambe le squadre: Paolo Di Gaetano (C) e Giovanni Fasano (L). Spettatori 4500 circa (incasso non comunicato, divieto per i tifosi ospiti). Angoli: 4-1 per il Lecce. Rec.: pt 2′, st 13′.

Un pareggio “strano”, come lo è stato buona parte della seconda frazione condizionata inevitabilmente dall’infortunio all’assistente Meozzi di Empoli. De Angelis illude una Casertana raggiunta in avvio di ripresa da Surraco. Poi, tanto equilibrio in una sfida mal gestita caratterizzata pure dall’ingresso al “Pinto” di un gruppetto di tifosi giallorossi a dispetto delle disposizione restrittive adottate in settimana. Le scelte di Romaniello sembrano all’apparenza scontate. Il tecnico, che non può contare ancora sul migliore Negro (in panchina), s’affida al collaudato 3-5-2 con Mancosu in una mediana completata da Matute e Capodaglio. Piero Braglia prova a scalfire le certezze della capolista col tridente Doumbia-Moscardelli-Surraco. Resterà un’intenzione, almeno nella prima casertanafrazione.
PARTENZA SPRINT. La Casertaleccena, invece, approfitta di un paio di amnesie altrui. La prima è fatale all’undicesimo. Jefferson punta Cosenza e vince nettamente il duello col centrale avversario, divincolandosi sul lato sinistro di una difesa ospite troppo permeabile. Il suo invito per De Angelis è preciso (meno il maldestro tentativo di Abruzzese) e per l’esperto attaccante – affrontato vanamente da Legittimo – è troppo facile realizzare il decimo gol in campionato. Il match adesso è di facile lettura. La Casertana compatta e coriacea a spezzare ogni fonte di gioco di un Lecce incapace di cambiare passo. Romaniello perde subito Capodaglio. Al suo posto (23′) Marano, con Matute che scala davanti alla linea difensiva. Lepore da solo può poco. Doumbia e Surraco sono impalpabili, mentre Moscardelli è troppo isolato nonostante qualche buon spunto personale. Una sola vera occasione capitata sulla testa di Cosenza che impegna Gragnaniello ad una provvidenziale respinta in angolo (42′). Qui nasce il secondo svarione difensivo degli ospiti che consentono a Marano di involarsi, a campo libero, verso Perucchini. Il diagonale del mediano dal limite è preciso, ma è respinto dal palo tra la disperazione generale, in particolare dal liberissimo De Angelis ignorato sul secondo palo.
E’ più deciso il Lecce in avvio di seconda frazione. Al terzo Doumbia crossa dalla destra per Moscardelli: tocco di sinistro impreciso. Chiaro l’intento pugliese di sfruttare gli esterni. E da un nuovo affondo sulla destra, palla al centro verso Moscardelli che favorisce l’inserimento di Surraco: imparabile il sinistro all’angolo.
GUARDALINEE OUT. Il guardalinee Meozzi ha accusato un malanno muscolare. L’arbitro Paolini deve fare a meno dell’assistente toscano inutilmente curato dallo staff medico casertano. Il collaboratore tecnico di Romaniello Paolo Di Gaetano va al posto di Meozzi. Fuori come da regolamento anche Orlando Di Empoli sostituito dal magazziniere salentino Giovanni Fasano. L’interruzione, durata una decina di minuti, non risveglia la Casertana. Braglia si gioca nel finale la carta Caturano, ma rischia sul diagonale di Mancosu (50′) disinnescato da Perucchini.

Corriere dello Sport

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.