S. Bagni: “Il Napoli deve vincere a Torino, poi, come noi, non abbandonerà più la vetta della classifica”
Sembra che le linee guida del campionato siano scritte, sarà duello Napoli-Juventus fino alla fine, almeno per la maggior parte degli addetti ai lavori sarà così. E per molti dipenderà dagli uomini in azzurro il risultato finale, dalla loro “testa”, dal come affronterenno le tensioni, oltre che dal prossimo scontro diretto di metà febbraio. Perchè, se si vuole continuare a sognare, bisogna andare a vincere in casa dei Campioni d’Italia…Salvatore Bagni, artefice del primo scudetto azzurro, si augura sia così:
Chi delle due ha qualcosa in più? «Fin troppo facile dire che il Napoli giochi meglio dellaJuventus. Ma è così, gli azzurri hanno questo vantaggio che non è roba di poco conto. Come giocano loro, non gioca nessuno in Italia. I bianconeri però mettono sul piatto della bilancia un’ esperienza che indubbiamente è superiore a quella del Napoli, è importante saper gestire il primo posto per tanti mesi»
Quanto incideranno le Coppe? «In qualche modo le Coppe europee incideranno. Diciamo innanzitutto che la Champions League porta via un dispendio maggiore a livello di energie fisiche e mentali, dal momento che la Juventus dovrà vedersela con il Bayern Monaco che è una delle candidate alla vittoria finale. Il Napoli deve sperare che Allegri faccia strada in Europa perchè così aumenterebbero gli impegni per gli avversari. Gli azzurri un anno fa arrivarono alle soglie della finale, traguardo non impossibile questa volta anche alternando i titolari».
Lo scontro diretto sarà decisivo? «Quella di assegnare sia pure idealmente lo scudetto nello scontro diretto mi sembra la soluzione più logica. È chiaro che a conti fatti non sarà così perché mancheranno ancora troppe giornate alla fine ma il risultato che partorirà lo Juventus stadium indirizzerà il campionato in una delle due direzioni. Del resto fu così anche per noi tanti anni fa: vincemmo in casa loro e da quella domenica non mollammo la testa della classifica fino alla fine del campionato».
Tratto da Il Mattino