Il Punto di Umberto Garofalo – Napoli-Juventus: battaglia aperta in classifica, guerra persa nel calciomercato.
Napoli-Juventus. Una sfida storica, unica nel suo genere: il club più titolato del sud Italia contro quello più rinomato dell’intera penisola. Dopo quattro anni di assoluto dominio bianconero, gli azzurri hanno chiuso il girone d’andata laureandosi campioni d’inverno, due lunghezze avanti rispetto alla Vecchia Signora. Se sul campo la sfida è più aperta che mai, sui tavoli dirigenziali ci troviamo a commentare una guerra senza storia: con lo “scippo” di Mandragora, talento classe ’97 nato curiosamente alle pendici del Vesuvio, i bianconeri si ripropongono come il club di Seria A più deciso ad investire sui giovani calciatori italiani. Nelle ultime cinque stagioni, infatti, Marotta & co. si sono accaparrati i cartellini di ben 13 giocatori U21 sul mercato interno, conteggio dal quale sono esclusi ragazzi provenienti dalla propria cantera. Le altre big del nostro campionato, insieme, non superano quota 18 calciatori. In un mercato in cui spadroneggia, la Juventus riesce ad acquistare le prestazioni di tantissimi giovani, che, nel peggiore dei casi, incidono in maniera irrisoria sul bilancio bianconero; in caso contrario, la prima squadra viene rifornita di nuove leve, punti di forza tecnici ed economici. I nomi di Rugani (continuamente corteggiato dal Napoli), Zaza e Berardi rappresentano solo le situazioni più eclatanti: la famiglia Agnelli, coltivandoli, sta costruendo l’asse portante del club per i prossimi dieci anni. Lo stesso Gabbiadini, tra i più promettenti calciatori partenopei, è un investimento che ha fruttato ai piemontesi una plusvalenza superiore ai due milioni di euro. Se De Laurentiis ha davvero intenzione di colmare il gap con i rivali storici, dovrà ripartire dal progetto scugnizzeria, tanto invocato eppure mai realmente realizzato.
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