Insigne sempre sotto esame, ma quanto occorre per convincere Conte?
Chissà perchè per Insigne gli esami sembrano non dover finire mai. E’ come se dovesse sempre dimostrare di valere…Si dubita perfino che valga la Nazionale. Il ct Conte vuole uno che giochi tanto nella squadra di club, che incida, che sia in grado di fare partita e differenza? E chi se non lui? 18 gare su18, 8 gol realizzati, 6 assist, 53 tiri complessivi verso le porte avversarie, miglior cannoniere italiano della serie A e si dubita ancora? A ottobre, Lorenzo ha lasciato Coverciano per fastidi al ginocchio operato un anno prima. Ne era nata una polemica. Sembrava tutto chiarito. Sembrava. Perché la volta dopo Insigne è rimasto a casa. Ed era chiaro che Conte ce l’avesse proprio con lui quando disse: «Non credo che la maglia azzurra debba essere spiegata e chi non la capisce è inadatto e inopportuno a vestirla». A fine marzo, si capirà se Conte avrà davvero cambiato idea. Si dice che il team manager della Nazionale Oriali sia tra quelli più decisi a richiamarlo. Per Conte potrebbe essere un’ arma in più, con la quale l’ Italia crescerebbe in qualità offrendo pochi riferimenti alle difese avversarie. Ma soprattutto un’Italia dalla grande duttilità tattica che con Insigne potrebbe cambiare pelle anche nel corso della stessa partita. (tratto da Il Mattino)