Michele Landolfi: “Anno solare 2015, gioie, delusioni, traguardi sfiorati, fino alla pseudo-rivoluzione di Sarri. Rischio calcolato quello del patron o autentico colpo di fortuna?”
Avendo chiuso un 2014 in cui il Napoli si è rivelata la squadra più vincente d’Italia con due titoli alzati, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, il 2015, nel complesso, si chiude in maniera positiva per tanti aspetti anche se senza trofei all’attivo. Il bilancio di quest’ anno solare che calcisticamente si è aperto con la vittoria di Cesena e si è chiuso da grande squadra con i tre punti conquistati a Bergamo, è stato buono per certi aspetti, ma anche negativo per altri. Può essere considerato buono, soprattutto perchè ha contribuito alla crescita della squadra che anno dopo anno è nel programma del Presidente De Laurentiis fin dall’ acquisto nel 2004 della società azzurra. Un anno in cui ha visto gli azzurri essere protagonisti e non poco con Benitez, soprattutto in Europa, arrivando anche un pò inaspettatamente a giocare la semi-finale di Europa League contro gli ucraini del Dnipro, poi andata male e di certo tutte le colpe non possono essere attribuite ad esempio a Higuain che sbagliò qualche gol nella doppia sfida o all’allenatore che avrebbe potuto sbagliare la formazione, ma forse a qualcuno in carica alla presidenza della UEFA, che poi è stato squalificato per scandali che erano sotto gli occhi di tutti. Si è passati comunque dal finale di stagione dello scorso anno, con animi spenti e grandi rimpianti per la mancata qualificazione ai preliminari di Champions contro la Lazio all’ultima giornata, a una rivoluzione totale sia a livello tattico che a livello mentale dei giocatori della rosa con l’arrivo di Mister Sarri.
Il tecnico toscano ha avuto un inizio di campionato non facile, dato che nelle prime tre giornate, aveva raccolto solo due punti, quindi una brutta media per una squadra come il Napoli. Ma poco dopo, l’allenatore, ovviamente col sacrificio e la disponibilità di tutti i calciatori, in primis Higuain, sono riusciti a trovare un’ equilibrio e soprattutto quella solidità difensiva che mancava nella prima parte dell’anno con la vecchia gestione tecnica. L’arrivo di Sarri, almeno fino a quello fatto vedere da quando siede sulla panchina azzurra, è l’ennesima scommessa vinta da parte del Presidente De Laurentiis. Il Patron azzurro, infatti, molto raramente ha fallito nella scelta degli uomini giusti al momento giusto alla guida tecnica della squadra. Lo ha fatto prima con Reja che ha portato il Napoli fino in Serie A partendo dalla Serie C, lo ha fatto con Mazzarri in cui si è affermato in Italia, lo ha fatto appunto con Benitez, con cui ha costruito un Napoli internazionale con l’arrivo di fuoriclasse come Higuain e Reina, e lo ha fatto infine con Sarri cercando di ripartire da zero e di dare un’anima a questa squadra che si era smarrita nel corso della stagione scorsa, proprio per i mancati obiettivi. Sarri, tanto aveva impressionato tutta l’Italia con il suo gioco e i suoi metodi di lavoro all’ Empoli, infatti riproponendoli anche nella piazza napoletana, hanno portato gli azzurri a giocare forse il miglior calcio in Italia, e anche in Europa non è da meno, totalizzando 18 punti, quindi bottino pieno, nel girone di Europa League. Ovviamente non ci resta che augurare al Calcio Napoli un 2016 sempre più positivo, che possa crescere come squadra e come gruppo ancora di più, perchè il Napoli e soprattutto la città di Napoli meritano traguardi importanti.