ESCLUSIVA – Vincenzo Leccese: “Il Napoli deve investire sul territorio per far crescere il settore giovanile. Sarri e la fase difensiva i segreti del secondo posto azzurro”

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Il campionato si ferma per la sosta natalizia, così come i settori giovanili e quindi è tempo di bilanci per i vari campionati e in attesa del 2016 dove i ritmi saranno ancora più intensi. Ilnapolionline.com ha intervistato il responsabile della Figc per la Campania Vincenzo Leccese sul momento del vivaio partenopeo e sull’undici allenato da Maurizio Sarri.

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La Primavera di Saurini ha chiuso il 2015 con il successo per 4-1 contro il Latina, che ne pensi dell’undici azzurro? “Sicuramente aver chiuso l’anno con un successo può far bene in vista del girone di ritorno e ovviamente da napoletano me lo auguro, ma vorrei fare un discorso ad ampio raggio. Il club azzurro a mio avviso dovrebbe investire di più sul territorio campano, perché i calciatori nostrani ci sono e sono anche molto talentuosi e se vuoi avere un vivaio di un certo spessore bisogna cominciare a puntare su quelli per poi lanciarli nel calcio che conta”.

Su Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali cosa ne pensi? Possono arrivare fino in fondo nei rispettivi tornei? “Quest’anno devo dire la verità credo  che la compagine che  può far bene  sono certamente gli Allievi allenati da Massimo Carnevale, rispetto ai Giovanissimi. Il motivo? Credo che la squadra A e B hanno una compagine solida e poi hanno in panchina riserve che possono a gara in corso dare un apporto importante. Avere dei ricambi all’altezza in una categoria come gli Allievi Nazionali è importante e alla lunga il tecnico Carnevale può trarne giovamento. I Giovanissimi anche quest’anno non avranno difficoltà ad arrivare ai play-off il girone è alla loro  portata, ma c’è un aspetto che non va sottovalutato. Di recente ho visto il Torneo di Natale che si è disputato a Coverciano, squadra settentrionale contro quella del Meridione e mi duole dirlo c’è una differenza evidente tra le due categorie, nettamente a favore del Nord. Il discorso è sempre quello si investe meno al Sud e non ci sono strutture all’altezza perciò i risultati non rispecchiano le aspettative della società del Napoli”.

Invece sugli Allievi Lega Pro ti aspettavi di più oppure no? “Quando è stata creata questa categoria lo scopo era una solo, cercare di lanciare per il futuro giovani interessanti verso il calcio che conta, questo nella Lega Pro azzurra  ancora non riesco a vederlo. Sicuramente la squadra partenopea lotta e cerca di dare il massimo com’è logico che sia, ma la classifica non positiva dell’undici di Marino non rispecchia quello che è il blasone della società di De Laurentiis. Per tornare al discorso iniziale investire sui calciatori napoletani di talento e puntare forte su di loro con strutture all’altezza della situazione per potersela in futuro giocare con le compagini del Nord”.

Infine il Napoli, ti aspettavi effettivamente la squadra di Sarri al secondo posto, visto che questo ad addetta di tutti  era un nuovo ciclo? “Nel passato campionato c’era una statistica che praticamente aveva impedito alla squadra azzurra di conquistare la Champions, le reti presi ovvero 54 e la società doveva correre ai ripari. Il ritorno di Reina naturalmente era un inizio e domenica contro l’Atalanta, la gara è stata vinta con due grandi sue parate, mentre con un altro estremo difensore il risultato sarebbe stato diverso. In difesa è arrivato come terzino destro Hysaj, elemento di copertura e determinante per la fase difensiva di Sarri, visto che Maggio, grande professionista aggiungo io, gioca più in attacco. A centrocampo grande acquisto con Allan, elemento che ha migliorato la mediana dei partenopei e i numeri dell’ex Udinese sono davvero impressionanti. In attacco il tecnico ex Empoli ha l’imbarazzo della scelta, c’è la classe di Hamsik, la tecnica di Callejon, l’imprevedibilità di Insigne e Mertens e da gennaio tornerà ad essere utile Manolo Gabbiadini, perciò un vero arsenale offensivo, senza dimenticare Higuain che sta davvero facendo cose straordinarie”.

Sarri dove a tuo avviso ha ridato lustro alla compagine azzurra? “Credo che è riuscito a lavorare molto sulla testa dei calciatori, per esempio su Koulibaly. Lo scorso anno il difensore senegalese non era continuo, anzi in certi momenti della gara commetteva delle leggerezze che sono costate punti al Napoli. Adesso insieme ad Albiol sono una delle coppie centrali più forti in circolazione, ma credo che sia tutta la fase difensiva che sta dando risultati importanti e solo in rare circostanze non si sono mossi  all’unisono come vuole mister Sarri, per il resto davvero un reparto davvero forte e compatto non c’è che dire”.

Intervista a cura di Giuseppe Sacco

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