Parliamo del centrocampo – di Gabriella Calabrese: “In affanno, ma resiste. Marek…croce e delizia!”

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Si mette a specchio mister Reja e la sua mediana, formata da Roon-Cigarini-Grassi, si alterna in marcatura su Jorginho per spezzare, in partenza, tutte le trame di gioco azzurre. Gli altri due in mediana, Hamsik ed Allan, non hanno vita facile, anche loro vittime del pressing atalantino. Napoli vs. Athletic Bilbao - Playoff Champions League 2014-2015Il Napoli soffre la densità in mediana dei bergamaschi e tenta di far girare palla, ma la manovra risulta sterile e lenta, tanto che si ricorre ai lanci lunghi che il più delle volte non trovano preparati i terminali offensivi. A differenza delle altre gare, i reparti sembrano distanti e sfilacciati e il centrocampo fa fatica a sostenere il tridente d’attacco, anche perchè l’Atalanta è abilissima a andare a “sporcare” tutte le linee di passaggio azzurre.  Allan è in debito d’ossigeno e ciò incide sulla mancanza di lucidità dell’ ex Udinese, Jorginho prova ad impostare, sembra cercare l’eleganza e la precisione di sempre, ma sente sul collo il dinamismo dei dirimpettai di reparto e opta spessoper il passaggio in orizzontale. AllanCapitan Hamsik, cerca di farsi vedere tra le linee, ma la precisione, per l’occasione,  sembra non essere nelle sue corde. E’ proprio lo slovacco, però, che sblocca il match con un penalty ad alto rischio miocardico. Ed è sempre lui che, con un lancio millimetrico e molto, molto vicino alla perfezione, manda in gol Higuain che chiude la gara. C’è da dire che la ripresa ha visto un Napoli diverso, soprattutto dopo il pareggio bergamasco, momento in cui il ritmo è salito vertiginosamente e gli azzurri hanno tentato di sfondare, soprattutto per vie centrali. Momento in cui mister Sarri manda in campo Lopez al posto di Allan, garantendo alla squadra la tanta legna dello spagnolo, e Jorginho impazzisce e commette, nel giro di pochi minuti, due falli che lo portano all’ espulsione. Stanco e ingenuo l’ex brasiliano…Il Napoli si ricompatta e si stringe, provando a ripartire. Ci riesce in occasione del terzo gol del Pipita e grazie alle giocate di Mertens. L’ultimo brivido è per Marekiaro, croce e delizia. Dopo il primo rigore, non adatto ai deboli di cuore, manda alle stelle quello del possibile poker.

Factory della Comunicazione

a cura di Gabriella Calabrese

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