Da Lippi a Roberto Donadoni, una sola certezza, il Napoli è da vertice

Gli azzurri hanno i mezzi per giocarsela per le zone alte della serie A

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Il vortice mediatico trasuda commenti, opinioni e pensieri in serie sulla sconfitta del Napoli a Bologna. E la tribuna stampa virtuale diventa autorevole quando si ascoltano le parole di Marcello Lippi, Cesare Prandelli, Fabio Capello, Zibignew Boniek e Roberto Donadoni. Nessuno,e ci mancherebbe, ridimensiona gli azzurri. «Ogni squadra subisce uno stop masi riprende immediatamente – ha riferito a Radio Rai 2 il ct campione del Mondo- capiterà anche al Napoli come è accaduto a Inter o Juventus. Lo stesso Sarri ha detto che c’è stato un approccio sbagliato ma può succedere, capitava anche a me di perdere in modo roboante, magari 3-0,per poi riprendere la marcia». Lippi,che ha allenato il Napoli nella stagione 1993-94, ha espresso più di una certezza. «Se la gara fosse durata altri 5 minuti, probabile che Higuain ne avrebbe fatti altri due. In ogni caso il Napoli lotterà per il titolo sino alla fine. Questo è un merito di De Laurentiis che ha portato ad alti livelli la squadra. Il presidente è molto bravo, sa scegliere ottimi collaboratori, da Marino sino all’attuale Giuntoli, un giovane molto preparato».Prandelli,a calciomercato. com pone invece l’accento sui limiti del Napoli quando l’avversario trova le giuste contromisure. «La squadra di Sarri soffre molto quegli avversari che esercitano una pressione molto alta sul portatore di palla, bravo Donadoni a preparare in modo magistrale la gara. Toccherà a Sarri in futuro trovare ulteriori stratagemmi. Per il resto il Napoli è stato poco continuo e ha perso la padronanza del gioco che aveva sempre dimostrato di avere. Ma non è una questione di rosa ristretta ». Piuttosto è importante ritrovare l’impermeabilità difensiva. «In questo momento l’Inter e soprattutto la Juve hanno una compattezza difensiva migliore,un aspetto da ritrovare ». I bianconeri stanno risalendo e per Boniek, presidente della Federazione Polacca, restano i favoriti. «Sono nettamente più forti, la Juve ha ripreso a correre dopo aver pagato dazio. Prima c’era solo la Roma che sperava di dare interesse al campionato, ma quest’anno sarà diverso, anche se il Napoli è caduto a Bologna lotterà sino alla fine. È un campionato equilibrato – ha detto a ”La politica nel Pallone su Gr Parlamento”- e 3-4 squadre che possono vincere, ma la Juve resta la favorita». Sull’incertezza della serieA è d’accordo anche Capello. «Con Sarri a Napoli c’è stata la svolta, c’è la convinzione di poter essere forti, è fra le favorite per lo scudetto, ma non è l’unica. L’Inter è in pole, quando c’è la solidità difensiva si può andare lontano. L’ultima Juve però mi fa paura e fossi nelle altre starei attento. A primavera, quando si abbassano i ritmi, energie e qualità faranno la differenza. In questo penso che Napoli e Juve abbiano qualcosa in più». Infine Donadoni, a Radio Anch’io lo Sport: «Non ci sono favoriti per lo scudetto, neanche l’Inter. Il Napoli che abbiamo battuto resta forte,pieno di campioni e se la giocherà con le altre fino in fondo. Chi avrà più continuità avrà la meglio”.

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La Redazione

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