«Per il Napoli lo scudetto è un’impresa». Le parole di Arrigo Sacchi nell’ intervista al Mattino tuonano forti e decise. Il maestro del bel gioco, il profeta dello spettacolo per inseguire i successi, quasi gira la spalle al suo credo. Per Sacchi, pur giocando bene, la squadra di Sarri non è da titolo. A questo punto il dibattito è aperto. «Lontano dallo scudetto? Solo perché mancano ancora tante partite. Perché dal punto di vista del gioco e dei puntimi pare che il Napoli sia lì su in classifica: primo». Beppe Bruscolotti non ha dubbi e arringa. «Non credo che la squadra di Sarri sia un fuoco di paglia perché diversamente si sarebbero viste già delle crepe grosse. Ecco perché penso che i presupposti ci siano tutti». Con un sorriso si unisce anche il comico e attore Peppe Iodice. «Dal puntodi vista scaramantico non posso dire che siamo da scudetto, ma poi mi chiedo: se non lo siamo noi, chi potrebbe essere una vera candidata?». E non manca una battuta anche per Sacchi. «Dicendo queste cose contraddice il suo credo. In carriera ha puntato tutto sul bel gioco per vincere, ora deve essere coerente: siamo primi noi e giocare bene non va più bene?». Beppe Savoldi ci va più cauto. «Non si può essere categorici. Non si può dire che il Napoli è da scudetto così come che non lo si può negare. Il campionato è ancora all’inizio e ci sono tante squadre competitive che stanno giocando bene. Il Napoli può essere tra le squadre assolutamente inserite tra le favorite ed escluderla dalla lotta sarebbe azzardato». E poi c’è chi come Alessandro Renica ha un’idea molto chiara già da tempo. «Tre mesi fa quando si intravedeva questa possibilità di un Napoli da scudetto, mi sono espresso in maniera decisa sostenendo che alla squadra di Sarri non manca nulla per poter diventare campione. Quest’anno,poi, c’è la Juve in ritardo, anche se sta rientrando in gioco. Ma attenzione a non sbilanciarsi troppo presto perché il campionato è ancora lungo». Ma a quanto pare il Napoli sembra avere tanti punti di forza dalla sua parte. «Innanzitutto è diventata squadra- dice Savoldi – Al contrario di quello che ha dimostrato con Benitez, quest’anno non ha punti deboli. Deve solo evitare di farsi venire il“ braccino” da tennista come negli ultimi minuti contro l’Inter». Per Renica, invece, c’è un reparto che sta facendo la differenza. «Sarri ha fatto crescere molto la squadra in fase difensiva. Non si vedono più certi errori che l’anno scorso erano molto frequenti e sono costati molti punti». Punti che quest’anno arrivano anche grazie ad un buon impianto di gioco,come sostiene Bruscolotti: «Vedo una grande compattezza: la squadraè corta ed esercita un pressing alto che le consente di imporre sempre il proprio gioco». Peppe Iodice chiude con una battuta sul calciatore simbolo. «Higuain si è trasformato: sembra il fratello con la“cazzimma” perché non sbaglia un pallone e la butta sempre dentro ».